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Il modello policy-media interaction

In base al modello policy-media interaction, Robinson distingue diversi tipi di effetti che i media possono avere sul processo di decision making: 
1 o effetti “forti” (o CNN effect puro) = l’influenza dei media è determinante nel processo decisionale che porta i governi ad intervenire per risolvere conflitti e crisi internazionali 
2 o effetto accelerazione o deterrenza = la copertura mediatica può avere l’effetto di accelerare un processo decisionale verso un intervento o, viceversa, può scoraggiare un governo dall’intervenire (body-bag effect); TUTTAVIA, il ruolo dei media non è determinante 
3 o effetti “deboli” = la copertura mediatica può portare un tema all’attenzione di alcuni decision maker, favorendone l’ingresso nell’agenda politica 
1 o enabling effect = i media vengono strumentalizzati da alcuni decision makers per creare il clima adatto all’intervento ⇒ i media diventano puro strumento di propaganda. 
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Secondo Robinson, i media possono esercitare un ruolo autonomo e determinante, a patto che si verifichino 2 condizioni, altrimenti ogni tipo di copertura mediatica avrà scarsissimi effetti: 
1 o la copertura mediatica deve esprimere empatia nei confronti delle popolazioni coinvolte e/o essere critica nei confronti dell’operato del governo 
2 o deve esserci una certa incertezza politica sul da farsi. 

Tratto da I MEDIA E LA POLITICA INTERNAZIONALE di Elisa Bertacin
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