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La Favola delle Api - Prodigalità e frugalità


(K) Il nobile peccato

La prodigalità che Mandeville chiama nobile peccato è il vizio amabile che fa sorridere i mercanti; è la genuina prodigalità di uomini amanti dei piaceri, educati nell’abbondanza che hanno orrore per il lucro e dissipano ciò che altri hanno accumulato. Mentre l’avaro è dannoso per tutti tranne che per l’erede, il prodigo è una benedizione per la società, e non danneggia altri che se stesso.

Molti uomini moderati, nemici degli eccessi, diranno che la frugalità potrebbe prendere il posto di avarizia e prodigalità; che se gli uomini dissipassero in tanti modi la ricchezza sarebbero indotti a tante pratiche cattive per metterla insieme; e quindi che evitando entrambi gli eccessi, gli uomini sarebbero più felici e meno viziosi. La frugalità è una virtù adatta solo a piccole società di uomini buoni e pacifici, ma in una nazione grande e indaffarata presto non sapremmo più che farcene.

Egli considera avarizia e prodigalità due veleni opposti: una volta corrette in entrambi le qualità nocive con l’annullamento reciproco, si possono aiutare l’un l’altro e formare un buon farmaco.

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