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Patologia mentale dell’infanzia e adolescenza


La diagnosi di qualsiasi disturbo in questa fasce d’età pone problemi particolarmente complessi perché i criteri di normalità relativi a bambini e adolescenti sono problematici e influenzati da trasformazioni socioculturali degli adulti; comportamenti che sono in continuo cambiamento; sui soggetti in età evolutiva sono continuamente proiettati i desideri, angosce, pregiudizi degli adulti che li circondano. La presenza di uno o più sintomi psichici veri non è sufficiente per dire che è patologia perché i sintomi devono essere considerati in relazione all’ambiente, agli adulti da cui dipende: il sintomo solitamente ha carattere di transitorietà e trasformazione nel corso della crescita, può scomparire col superamento del periodo critico. La diagnosi non può prescindere dalla singolarità del soggetto (sua storia, sviluppo, ambiente relazionale), la diagnosi più difficile è quella di normalità.
Per es. in adolescenza: Offer ha individuato nell’ambito della normalità: armonia (non ci sono crisi per le trasformazioni sociali del corpo, disarmonia (per es. bravi a scuola, ma infantili nei rapporti sociali), tumultuosa (periodi di stallo/avanzamenti precoci nei cambiamenti).
Heltzer parla di 4 tipi di adolescenti: bambino che non cresce mai (non aggressivo, ma non veramente adulto, la crisi avviene dopo e non sa come affrontarla), adolescenza tunnel (passa violentemente da bambino ad adulto), normale (passa le sue crisi, rapporto con gruppo, passa la maggior parte del tempo con gli altri).

Tratto da IGIENE MENTALE. PSICHIATRIA E PREVENZIONE. di Antonella Bastone
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