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Sintomo isterico e significato


Alla luce dei racconti sulla sua governante che si comportava bene con lei ma per altri scopi e aver scoperto la relazione tra suo padre e la signora K., si arrivò a dichiarare che Dora era innamorata del signor K. era poi stato riscontrato che i rimproveri di Dora verso suo padre erano rivolti in realtà a se stessa.
Non solo, Dora aveva anche imparato osservando la signora k (ogni volta che il marito tornava dai suoi viaggi lei stava male), quanto potesse essere utile una malattia. Infatti Freud sospettava che il suo stato di salute dipendesse da qualcosa che avesse un’analogia in riferimento alla signora K.
Dunque l’afonia di Dora era strettamente legata al fatto che quando il signor K. era via lei respingeva la parola, in quanto perdeva il suo valore, fino a che lui non tornasse e potesse parlare con lui. Lo scrivere divenne così importante in quanto metodo per poter comunicare con lui in sua assenza.
Una questione importante su questo caso è che ogni sintomo isterico comporta la partecipazione del versanti psichico e somatico e non può svilupparsi senza un certo grado di accordo somatico offerto da certi processi normali o patologici che si svolgono in connessione con certi organi del corpo.
Il sintomo isterico non porta con sé il significato, ma è il significato che gli viene attribuito; ed è sempre differente e deriva dai pensieri rimossi che cercano di trovare un’espressione. Con Dora quindi non ci si è fermati all’interpretazione della sua tosse e afonia, ma si andranno ad indicare i fattori organici che rappresentano la fonte dell’”accordo somatico” che le permise di esprimere il suo amore per un uomo assente.

Per quanto riguarda le motivazioni ad ammalarsi i motivi non hanno una loro parte del processo di formazione del sintomo e non sono presenti all’inizio della malattia: appaiono in un secondo momento, quando il disturbo si è pienamente costituito e si riscontra la loro presenza quando c’è una reale sofferenza fisica e il disturbo si è fissato da tempo.
Un sintomo entra nella vita mentale del pz come un ospite indesiderato, tutto è contro di lui, ma anche per questo motivo può scomparire facilmente con il passare del tempo.
Spesso i motivi della malattia cominciano ad agire fin dall’infanzia: una bambina (Dora) desiderosa d’amore non si accontenta di dividere l’affetto dei suoi genitori con i fratelli e ha scoperto di poter essere il solo oggetto del loro affetto quando stimola la loro preoccupazione per la sua salute.
Il punto debole di ogni terapia d’isteria è l’attacco diretto dei motivi della malattia, infatti se i pz introducessero i medici in quegli interessi umani che tengono invece nascosti ci sarebbero guarigioni miracolose o scomparse spontanee.
Infine le motivazioni del pz ad ammalarsi in certi casi sono interne, ad esempio: punirsi, penitenza, rimorso e qui la terapia può essere facilitata rispetto ai casi in cui il disturbo è prodotto da uno scopo esterno. Nel caso di Dora lo scopo era di riuscire a commuovere il padre per ottenere il distacco dalla signora K.

Tratto da IL CASO CLINICO DI DORA di Carla Callioni
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