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Il cinema italiano e il rapporto con la cultura


Il cinema italiano ha avuto significativi momenti di crisi all’interno dei quali non si è mai giunti all’azzeramento della produzione o dei parametri di riferimento; si è mantenuta costantemente un’interazione fra produzione d’autore e commerciale; nasce dunque l’idea di una produzione libera da una logica di mercato incalzante ed aleggiante in una dimensione sospesa tra artigianato e industria esaltando il modello della bottega rinascimentale ma restando sempre proiettato nel futuro. Il successo del cinema italiano è sempre stato legato imprescindibilmente dall’apportazione di ogni singolo artigiano all’opera definitiva. La critica inoltre non si è limitata alla sua mansione quanto invece ha tentato di influire nell’opera registica contribuendo alla definizione, modifica e mantenimento di tratti identitari influendo nel dibattito politico e culturale.
Il carattere della cinematografia nazionale è dominato dalle leggi del caos mantenendo costante la ricerca di radici culturali forti che affermino l’autorità artistica dell’opera; il patrimonio letterario e figurativo italiano viene sfruttato in ogni sua accezione e si attinge alla commedia dell’arte di tradizione canovaccistica ed alla successiva goldoniana, trasportando il gioco delle maschere in un’attualità che camuffa sempre di più i propri personaggi.

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