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Generi del Discorso e tipologie Testuali



Generi
Vi sono due filoni nella classificazione dei generi: uno deduttivo e uno induttivo.
Il primo si fonda sul riconoscimento di proprietà condivise in base alle quali il genere può essere definito; l’altro fa una scelta in base al pubblico e alle sue aspettative, nonché in base alle intenzioni dell’autore.
Una considerazione comprensiva dei generi non letterari deve prendere in considerazioni, oltre alle caratteristiche tematico-formali che definiscono una categoria omogenea di testi, il contenuto comunicativo e le funzioni, lo scopo comunicativo di un determinato testo.

Genere del discorso
Nella CDA il genere non è solo definibile attraverso tratti tematico-formali ma è anche legato a una particolare pratica sociale. In tal modo si considerano generi anche la conversazione e la telefonata. Con la CDA l’attenzione dell’analisi si sposta alle pratiche sociali e alle attività e agli scopi dell’interazione umana (“purpose driven genres”, generi guidati dallo scopo, Fairclough) che determinano un mescolamento dei generi classici in funzione del raggiungimento di un determinato scopo. La commistione è resa possibile dalle tecnologie e invogliata dalle influenze di un medium sull’altro (ad esempio cinema -> libri). Il web è l’esempio per eccellenza di commistione, basti pensare a quanti linguaggi diversi si intersecano in un sito.

Comunicato stampa come genere testuale

Il comunicato stampa è un esempio di nuovo genere testuale piuttosto interessante.
La sua funzione è la promozione dell’immagine del soggetto/azienda all’esterno; il destinatario è duplice: prima i giornalisti, successivamente il pubblico. Nell’analizzarlo sono stati rintracciati dei tratti ricorrenti, molti di essi funzionali alla pubblicazione su un giornale. I titoli sono spesso enfatici, anche più di quelli dell’articolo correlato; il tempo utilizzato è sempre il passato; si parla dell’azienda in terza persona; vi sono riportate dichiarazioni e fonti che potranno essere riprese dal giornalista. Interessante è anche il modo in cui l’articolo che segue il comunicato può riuscire a mettere a fuoco, enfatizzare nella medesima notizia aspetti differenti, pur utilizzando gran parte del materiale linguistico dato.

Contaminazioni e commistioni
Blog è una parola nata dalla fusione di log (registrazione, da cui log book, giornale di bordo) e web.
E’ un sito frequentemente aggiornato in cui vengono pubblicate notizie, approfondimenti, commenti, generalmente intorno ad uno stesso tema (che può essere di qualsiasi tipo).
La caratteristica fondamentale è la contraddizione tra pubblico e privato, tra la forma diaristica del blog e la sua apertura, in rete, potenzialmente universale. Inoltre, l’apparente massima libertà di socializzazione che si ha su queste piattaforme è in realtà vincolata dal portale che le ospita. Essendo a metà tra pubblico e privato, il blog offre una grande varietà stilistica, anche perché raggiunge tipi di pubblico molto diversi.

Talk show come “macrogenere”
Il talk show utilizza la conversazione per dare vita a un genere misto di informazione e l’intrattenimento. Si tratta di un evento discorsivo regolato che ha una funzione sociale; infatti la trasmissione si sviluppa come una conversazione attorno a un particolare argomento, portata avanti da persone comuni o con l'ausilio di esperti , e può assumere le forme di dibattito, discussione, intervista, il tutto mediato dalla figura del conduttore. Ciò che accomuna le varie tipologie di discorso presenti nei diversi tipi di talk show è il formato “intervista”. Con il talk show si crea anche una forma di socialità, tra il programma e il pubblico in studio e tra il programma e gli spettatori a casa. Vi sono tre attori: parlante e destinatario diretti; partecipanti ratificati (pubblico in sala con diritto di parola); ascoltatori ratificati (pubblico a casa, che non può intervenire). Ogni soggetto (conduttore, ospite, pubblico) può passare da un ruolo all’altro; la gestione dei turni è regolata dal conduttore. Il talk show ha sia un carattere conversazionale e discorsivo, sia un carattere istituzionale. Infatti vengono definiti a monte i temi da trattare, i vincoli temporali (inizio, fine e pubblicità); il conduttore controlla tempi e dinamiche ed è perciò rappresentante dell’istituzione, ha un potere sbilanciato rispetto agli altri attori; conduce un’intervista iniziale che non è discorsiva, quanto orientata a far conoscere il fatto al pubblico, come un interrogatorio. Ma lo scopo principale resta sempre conquistare l’audience, quindi prevalentemente commerciale. E’ per questo che vengono spesso privilegiati temi privati e personali. Nella varie parti del talk show e in particolare nella presentazione degli ospiti, si instaura nel pubblico un sistema di attese.

Intertestualità
Quando caratteristiche testuali e di genere si mescolano per dare luogo a nuovi assetti, si parla di relazioni interdiscorsive e intertestualità. L’intertestualità si riferisce ai rapporti che un testo intrattiene con tutti gli enunciati registrati nella tradizione culturale. L’impiego di citazioni e fonti da parte dell’autore presuppone una condivisione di esse con il lettore (una competenza intertestuale, dunque). Il piacere del testo deriva proprio dall’afferrare questo gioco di rimandi. Oggi la funzione del riuso di materiale linguistico può essere varia, dalla conferma di quanto viene sostenuto all’effetto di parodia e umorismo. E’ un procedimento molto pervasivo che interessa titoli di giornale, format televisivi, pubblicità, ecc. Arricchisce la connotazione di un testo o crea un base condivisa con il destinatario.

Tratto da IL DISCORSO DEI MEDIA di Sara Consonni
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