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Le derive del grottesco nella commedia italiana: Scola e altri


Il grottesco della commedia supera la fase degli anni sessanta in cui esauriva i valori di quella degli anni cinquanta e si sfalda in una rappresentazione disarticolata e mostruosa.
La commedia non è nella società perché quest’ultima è andata completamente a brandelli, convertitasi in uno spazio selvaggio, dove i pezzi, i brandelli, sono le uniche forme in cui un soggetto si garantisce la permanenza in vita.

Brutti, sporchi e cattivi
S’inserisce nello spazio di una baraccopoli. Sono presenti molti elementi dell’imagérie grottesca presentati in una forma angosciante. E’ la deriva grottesca del sottoproletariato, dove scompare l’idea di grottesco come abbassamento dei valori, in quanto il sottoproletario si colloca al di fuori di qualsiasi ragionevole forma di interazione sociale mediata. L’impulso è soddisfatto immediatamente, non è un impulso definito e lo si soddisfa nel miglior modo possibile con la prima cosa che si trova.
Il corpo grottesco è dato da un insieme di corpi grotteschi grassi sporchi ed esagerati che insieme costituiscono l’agglomerato del sottoproletariato.
I corpi sono mutilati, a Manfredi manca un occhio, al ragazzo manca una gamba al cane pure.
L’inizio e la fine che presentano i corpi ronfanti dei familiari, costituiscono il simbolo dell’indifferenziazione tra corpo e corpo producendo un unico corpo sub popolare che abolisce sesso, età, gerarchia.
Il corpo si fa carne e la carne diventa equivalenza. I rapporti sono regolati solo dallo stimolo fisiologico di rispondere all’immediatezza della pulsione.
Il grottesco caratterizza le deriva dell’umano al d fuori della tutela sociale.
La morte non è che un gesto tra tanti; Il film non è grottesco sociale, si caratterizza per essere l’unica tipologia rappresentabile di una società che ha abolito la distinzione tra uomo e animale.
Il grottesco perde qualsiasi connotato gioioso e qualsiasi istanza critica che corrisponda ad una presa di posizione morale: la chiave di lettura è la scena finale del film con lo zoom all’indietro dalla faccia congelata in un ghigno di Manfredi che risponde ad un mondo demoniaco.

Signore e signori buonanotte (Loy, Magni, Monicelli, Scola)
Il grottesco torna ad essere sociale ma la società non è più luogo d’integrazione, ma una parata di bozzetti e tipi caricaturali e mostruosi che scandiscono l giornata televisiva.
1. Generale in ritirata: Tognazzi si ricopre di cacca nel tentativo di trovare una medaglia caduta nel cesso, si uccide poi disperato sulla tazza del cesso
2. La bomba riunione dei vertici della polizia per scovare una bomba messa nel commissariato, la bomba non c’era ma per non perdere la faccia mettono una bomba vera che  esplode prima che i poliziotti abbandonino il commissariato.
3. Ispettore tutt'unpezzo, nella televisione dei ragazzi parte per arrestare un imprenditore e finisce per fargli da cameriere durante una festa.
4. Il salone delle cariatidi : tarantella di personaggi grotteschi

In tutti questi casi, i generi televisivi diventano l’immagine della riduzione a cliché della realtà che rappresentano. In questo cinema non c’è più nulla da dissacrare perché la dissacrazione è la base della società, il grottesco deforma il realismo, ma non può operare se la realtà è già deformata.

I nuovi mostri (Scola, Risi, Monicelli)
Tentano di riprendere i mostri di Risi che avevano segnato il passaggio della commedia italiana alla commedia all’italiana. Troviamo un forte grottesco nero animato da un forte cinismo e basato sullo smascheramento di un’ipocrisia.
1. L’uccellino della val padana: Un marito impresario sfrutta le doti canore della moglie fino a causarle un incidente che la riduce in sedia a rotelle per accattivarsi l’opinione pubblica. Grottesco per la contrapposizione della maschera di lui il cui matrimonio ha condotto all’istituzionalizzazione dello sfruttamento di lei.
2. Senza parola: incontro tra una hostess e un turista meridionale, di un romanticismo smielato, lui si rivela essere un terrorista e consegna alla donna un giradischi contenente un ordigno esplosivo prima del decollo. Grottesco nell’utilizzo della donna come pacco bomba
3. First aid: Un nobile tenta di soccorrere un pedone investito ma è troppo narcisista per sapere cosa fare. Il grottesco risale nell’assenza di qualsiasi principio di realtà, in quanto il pedone viene poi sbalzato in un universo allucinatorio prodotto dall’esagerazione del reale italiano: inciviltà e malasanità
4. Elogio funebre: il grottesco riacquista la sua purezza di forza rigeneratrice. Il funerale di un attore comico di varietà si trasforma in una festa gioiosa.

Tratto da IL GROTTESCO NEL CINEMA ITALIANO di Asia Marta Muci
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