Approcci Creativi Emozionali

Si parla di soft selling, leva sui benefit soggettivi e sui valori.
Ciò che ci permette di avere emozioni e sensazioni senza che vi sia uno stimolo generatore è il condizionamento. (stimolo ripetuto più volte genere un condizionamento e una nostra emozione. Scompare il pensiero e allo stimolo si manifesta sempre l’emozione).
Esse possono essere divise secondo 4 quadranti a seconda che siano positive / negative; umane / oggettuali.
Possiamo anche dire che ci sono delle caratteristiche personologiche che influenzano la reazione emozionale dell’individuo. Persone più attive, socievoli e eccitabili saranno più influenzate da emozioni positive che dal fear arousing.
Rispetto alla logica già vista che si basa su un pensiero che concerne il benefit oggettivo, l’approccio emotigeno si affida a stimoli come suoni e immagini il cui scopo è quello di mostrare il benefit (non dirlo) e suscitare coinvolgimento.
Ciò che importa è che la marca, i personaggi del commercial e il pubblico siano uniti emotivamente in una relazione così:
a) marca unita ai personaggi del commercial
b) personaggi uniti al pubblico
c) marca unita al pubblico.
Cioè se a: b e b: c allora anche a: c è un Triangolo Emotivo.
L’efficacia di questo approccio emozionale perfettamente integrato è massima per
- consumatori con poca lealtà e alto livello di consumo
- consumatori con molta lealtà e basso livello di cosumo
è invece nulla per i consumatori sleali e basso livello di consumo e per quelli leali e ad alto livello di consumo.
L’importante in questo triangolo emozionale è il progressivo aumento di coinvolgimento, che genera apprendimento, che stimola maggiormente il ricordo positivo (e spingerà all’azione).
Non bisogna banalizzare l’emozione, pena il rifiuto da parte del consumatore. In più non bisogna fare le cose di fretta. Ci vuole più tempo perché il consumatore capisca rispetto all’azione logica.