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Caratteristiche generali delle citochine

Nonostante le citochine siano strutturalmente molto diverse tra loro, esse condividono alcune proprietà biologiche, come:
La secrezione delle citochine è un evento di breve durata e autolimitato. Generalmente le citochine non sono immagazzinate all'interno delle cellule come molecole preformate. Al contrario, la loro sintesi richiede la stimolazione della cellule e la conseguente trascrizione di specifici geni. Tale attivazione trascrizionale è transitoria e la maggior parte degli RNA messaggeri codificanti per le citochine è instabile, cosicché la sintesi di queste proteine può avvenire solo per un  breve periodo;
Le attività biologiche indotte dalle citochine sono spesso pleiotropiche e ridondanti. Il termine pleiotropismo indica la capacità di una singola citochina di svolgere la propria azione su diversi tipi cellulari, mentre, il termine ridondanza si riferisce al fatto che frequentemente un determinato effetto biologico può essere indotto da diverse citochine;
Le citochine possono influenzare la sintesi e/o le attività biologiche di altre citochine. La capacità di una citochina di stimolare la produzione di altre citochine porta ad una cascata di eventi biologici in cui una seconda e una terza citochina possono mediare gli effetti biologici della prima;
Le azioni della citochina possono essere locali e/o sistematiche. La maggior parte delle citochine agisce solo in prossimità al sito ove è avvenuto il loro rilascio, a volte agendo sulle stesse cellule che l'hanno prodotta (stimolazione autocrina) oppure agendo su cellule adiacenti (stimolazione paracrina). In altri casi, quando vengono prodotte in grandi quantità, alcune citochine possono entrare in circolo e agire a notevole distanza dal sito di produzione (stimolazione endocrina);
Le citochine svolgono la loro funzione legandosi a specifici recettori espressi dalla superficie delle cellule bersaglio. Tali recettori spesso legano le citochine con un'affinità molto elevata e ne consegue che anche concentrazioni estremamente basse di queste proteine sono sufficienti per legare il recettore specifico inducendo la relativa risposta;
I livelli di espressione dei recettori per le citochine e la conseguente risposta della cellula possono essere regolati da segnali esterni. Ad esempio, la stimolazione dei linfociti T e B da parte dell'antigene porta all'aumento dell'espressione dei recettori per le citochine. In questo modo, durante una risposta immunitaria, i linfociti antigene-specifici assumono una responsività alle citochine maggiore rispetto a quella dei linfociti non attivati;
La risposta cellulare alla stimolazione da parte delle citochine consiste generalmente in modificazioni dell'espressione genica che portano alla conseguente acquisizione di nuove funzioni e a volte della proliferazione delle cellule bersaglio. Molto frequentemente, la stimolazione da parte di citochine porta all'attivazione della trascrizione di geni fino ad allora silenti, che a loro volta portano alla proliferazione della cellula bersaglio. In altri casi, tali processi, portano allo scambio isotipico nei linfociti B, alla differenziazione dei linfociti T helper nelle sottopopolazioni TH1 e TH2 e all'attivazione dei meccanismi microbicidi nei fagociti. Comunque, le citochine possono anche regolare la funzionalità cellulare senza alterare il profilo genetico, come nel caso delle chemochine, che inducono rapide modificazioni del citoscheletro funzionali alla migrazione cellulare.

Tratto da IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE di Domenico Azarnia Tehran
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