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Ereditarietà delle reti semantiche nella conoscenza artificiale


Uno dei meccanismi tipici dell’inferenza delle reti semantiche consiste nell’ereditarietà: ciò significa che tutte le proprietà che un concetto generale possiede saranno ereditate dai suoi sottoconcetti (cane è un sottoconcetto di mammifero e quindi erediterà le proprietà che si addicono al concetto mammifero). Questo aspetto ad esempio fa delle reti semantiche uno strumento molto potente rispetto alla logica che fa fatica a rappresentare le eccezioni ossia i sottoconcetti che valgono per alcuni concetti e non per altri (si pensi ad esempio a “zampa” che è sottoconcetto di mammifero e non vale per tutti i mammiferi. Gestire le eccezioni con le reti semantiche diventa allora molto più semplice.
Purtroppo anche le reti semantiche hanno i loro limiti: quello più evidente consiste nel fatto che esse non consentono di rappresentare direttamente relazioni a più di due argomenti. Quando cioè volgiamo descrivere un’azione (Mario offre un caffé a Giorgio) mentre in logica utilizziamo facilmente il simbolo predicativo Offrire (x,y,z) nelle reti semantiche questo non è possibile poiché la rappresentazione attraverso il grafo implica passaggi intermedi che ci obbligano a utilizzare strategie diverse.

Tratto da INTELLIGENZA ARTIFICIALE di Carlo Cilia
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