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Rappresentazione artificiale della conoscenza. La logica


La logica
Oggetto di studio della logica sono i nessi inferenziali tra enunciati. Un enunciato è una qualsiasi espressione linguistica che possa essere reputata vera o falsa. Una inferenza è invece un processo che a partire da un enunciato porta ad asserire un altro enunciato, differente da quello di partenza1.
In logica sono state studiate molteplici regole di inferenza, ma una in particolare è stata utilizzata per nei sistemi di IA. Ossia la regola di risoluzione. Le formule che svolgono il ruolo di premesse e conclusioni della regola di risoluzione devono avere una particolare forma sintattica, detta forma a clausole. Attraverso di essa, che sembrerebbe essere a primo impatto una limitazione, si può tradurre qualsiasi formula preposizionale. Quindi nonostante la regola di risoluzione possa essere applicata solo ad una specifica forma sintattica non vuol dire che essa non possa risolvere qualsiasi formula proposizionale.
Non tutte le inferenze valide possono però essere formalizzate con la logica proposizionale. Per questo motivo in certi casi viene anche utilizzata la logica dei predicati del primo ordine. Questa logica utilizza tutte le regole utilizzate dalla logica proposizionale (né è infatti semplicemente una estensione) ma possiede un “potere logico” maggiore nel senso che dà la possibilità di smontare le proposizioni atomiche (del tipo “Piove” oppure “Giorgio corre”) ossia quelle proposizioni che non possono ulteriormente essere scomposte. In questo modo è possibile anche poter prendere in considerazione la struttura interna di tali proposizioni.

Tratto da INTELLIGENZA ARTIFICIALE di Carlo Cilia
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