Caratteristiche degli indennizzi compensativi

Qualora si preveda che una parte o il totale del costo da sostenere debbano essere rimborsate da terzi (assicurazioni, manleve, garanzie di fornitori), l’indennizzo deve essere rilevato solo quando è virtualmente certo che lo stesso verrà ricevuto se l’impresa adempirà all’obbligazione.
Nel caso di responsabilità solidale, l’indennizzo deve essere trattato come un’attività separata e non deve eccedere l’ammontare del fondo.
Nel conto economico, il costo relativo all’accantonamento può essere esposto al netto dell’ammontare rilevato per l’indennizzo.
Esistono casi in cui sono sottoposta ad un’obbligazione, ma l’ho già trasferita ad una terza parte come le assicurazioni. In questo caso mi troverò in una duplice situazione.
Esempio: società che produce bevande ha comprato il vetro da un fornitore esterno, dopo un po’ che le bevande stavano ferme in magazzino saltava il fondo. Il cliente reclama un danno. Quindi obbligazione contrattuale, il cliente vuole da me la restituzione del prezzo pagato, faccio una stima e iscrivo un fondo perché sono esposto, è sicuro non probabile che lo pagherò, anche se non so quando perché siamo in trattativa. Vado dal fornitore del vetro e faccio lo stesso ragionamento. Il fornitore si mette un fondo. Io che sono nel mezzo da una parte scriverò COSTO a FONDO, dall’altra ho un’ATTIVITA’ POTENZIALE che devo valutare.
Se ipotizzo che sono sicuro che riesco a ribaltare la passività sul fornitore, avrò una passività e un’attività che tra loro si bilancio. Possono fare un netto tra le due poste solo se non sono responsabile. Se sono obbligato in solido con il terzo garante devo iscrivere la passività e l’attività, se invece non sono obbligato in solido con il terzo garante, la passività non appartiene a me ma è già stata trasferita, quindi non scrivo niente.