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L’oblio in strada e la causa di tutto dietro l’angolo

L’oblio in strada e la causa di tutto dietro l’angolo


Vi sono altre figure, tuttavia, sotto cui Diane si nasconde. Come abbiamo velatamente suggerito, l’homeless è una proiezione del più nefasto futuro di Diane. L’homeless è colui/colei che, nel sogno, spaventa a morte Dan, per aveva intravisto nella realtà i sotterfugi tra Diane e Joe mentre perfezionavano gli accordi sull’omicidio di Camilla, comodamente seduti nel Winkie’s di Sunset Boulevard. Dunque, la barbona è la Diane proiettata verso la sua massima rovina (una “senza tetto”), costretta a rinunciare a una casa e alla sua stessa identità perché inseguita dalla polizia, ma pronta anche ad entrare nei sogni di chi potrebbe ridurla in quello stato. In fondo, la condizione di senza tetto è quella di un amnesico del sociale, dell’urbanizzazione, dei contenitori prescrittivi che trova tacitamente patteggiato il fatto che ci si possa dimenticare di lui.
Dopo l’attacco cardiaco passiamo immediatamente a una auricolarizzazione soggettiva di Dan. Tutto il mondo esterocettivo viene percepito in maniera ottusa e come fosse lontanissimo; per contro prevale un mondo interocettivo dove il rumore della circolazione sanguigna pare essere sfondo preminente. Dan è stato ridotto al silenzio, gli è stato precluso il contatto con il mondo esterno; il sogno di Diane lo ha debellato, almeno nel mondo possibile di Betty, come un probabile delatore. Del resto, Dan aveva detto che il bum “è la causa di tutto”; ed è solo lo spettatore che può attribuire una referenza a questo “tutto”, vale a dire Diane, con la sua macchinazione omicida e con il suo sogno.

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