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La valenza del montaggio delle sequenze 17-20


Le seqq. 17-19 portano in gioco una sorta di montaggio alternato, dove da un lato 1’enunciazione reggente assume le sequenze che vedono il rapporto tra Rita e Betty fortificarsi, dall’altro pare delegare alla stessa Betty, in parallelo con Rita, la proiezione immaginativa di qualcosa che nello stesso momento sta compiendo il balordo killer (seq. 18). L’espediente discorsivo si ripete tra le seqq. 18-20, ma questa volta in maniera più netta; Betty si chiede dove stava andando “quella macchina” (riferendosi alla limousine che trasportava Rita), ma ciò solo un attimo dopo la fine della seq. 17 che ci aveva mostrato la macchina di Kesher traver-sare un boulevard. Si noti come in questo caso funga da perno di riassunzione enunciazionale una falsa continuità figurativa (non è la macchina della seq. 17 quella a cui si riferisce Betty nella seq. 18). Questo slittamento identificativo è strettamente imparentato con un altro fun-zionamento discorsivo che è quello del falso raccordo, fortemente utilizzato nella seconda parte del film. Anche in quel caso, i falsi raccordi servono a manifestare una connessione motivazionale profonda tra i comportamenti di Diane (qui Betty), riesumati dal passato e distanti temporalmente tra di loro. Allo stesso modo, esiste una connessione motivata tra lo slittamento enunciazionale (seq. 17, seq. 19, seq. 21) che viene preso in carico da Betty e le connessioni narrative tra Diane e i protagonisti di tali sequenze, vale a dire Joe e Adam Kesher, rispettivamente killer e compagno di Camilla.

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