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Mausoleo di Santa Costanza


Venne eretta intorno al 350 come mausoleo per la figlia di Costantino, nei pressi della basilica di Sant’Agnese. Fu ben presto trasformata in battistero e, nel 1250, in chiesa. Interamente di mattoni, l’edificio è a pianta circolare, con le pareti perimetrali scavate da piccole nicchie. Lo spazio centrale è coperto da una cupola che si imposta su un tamburo sorretto da archi. Questi, a loro volta, poggiano su un anello di colonne d’ordine composito binate (cioè accoppiate), sormontate da una porzione di trabeazione. Le colonne, di granito liscio, sono accoppiate in senso radiale (disposte una dietro l’altra e allineate nella direzione del raggio). Tra l’anello interno (quello delle colonne con il tamburo) e quello esterno (la parete perimetrale) corre una volta anulare mosaicata, interrotta solo nella porzione opposta all’ingresso, che risulta coperta da un’altra volta a crociera. In origine anche la cupola era rivestita di mosaici. La galleria circostante, invece, risultava immersa nella penombra. Al di sotto della campata coperta a crociera o, forse, al centro del mausoleo, un pesante sarcofago in porfido rosso, immerso nella luce proveniente dall’alto (simboleggiante quella divina) conteneva le spoglie.

Tratto da ITINERARIO NELL’ARTE di Elisabetta Pintus
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