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La risoluzione n. 662 del 9 agosto sull’annessione del Kuwait


L’8 agosto 1990 il Consiglio del Comando rivoluzionario iracheno, organo supremo dell’Iraq, proclamava l’annessione del Kuwait e il 28 agosto trasformava il territorio kuwaitiano nella propria 19° provincia.
Il Consiglio di sicurezza, adottò il 9 agosto, all’unanimità, la risoluzione n. 662, diretta a disconoscere la suddetta annessione:
Il Consiglio di sicurezza,
- decide che l’annessione del Kuwait da parte dell’Iraq non ha alcuna validità giuridica e va considerata nulla e non avvenuta
- chiede a tutti gli stati, organizzazioni internazionali ed istituti specializzati si non riconoscere tale annessione e di astenersi da ogni azione o contatto che potrebbero essere interpretati come un riconoscimento implicito dell’annessione
- esige che l’Iraq revochi le sue misure intese ad annettere il Kuwait
La dichiarazione dell’annessione del Kuwait come nulla e non avvenuta e la richiesta di non riconoscere tale annessione corrispondono a una prassi constante dell’ONU intesa a disconoscere gli acquisti territoriali realizzati mediante l’uso della forza.
L’origine della prassi del non riconoscimento di acquisti territoriali realizzati con la forza risale alla celebre dichiarazione inviata nel 1932 dal Segretario di Stato USA Stimson al Giappone e alla Cina in occasione dell’invasione e occupazione della Manciuria da parte del Giappone --> alla dichiarazione seguì una risoluzione di analogo contenuto dell’Assemblea della Società delle Nazioni.
Il principio del non riconoscimento degli acquisti territoriali ottenuti con l’uso della forza è stato solennemente affermato in importati dichiarazioni dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite:
- Dichiarazione relativa ai principi del diritto internazionale concernenti le relazioni amichevoli e la cooperazione tra gli stati del 1970
- Definizione dell’aggressione del 1974
- Dichiarazione sul rafforzamento dell’efficacia del principio del non ricorso alla minaccia o all’uso della forza del 1987
L’invalidità internazionale e il conseguente disconoscimento di situazioni venute a crearsi grazie all’uso della forza armata sono stati affermati non solo riguardo all’acquisto di territori, ma anche rispetto alla proclamazione di uno stato (es. Repubblica di Cipro settentrionale nata in virtù dell’intervento turco).
La risoluzione n. 662 del Consiglio di sicurezza relativa alla proclamata annessione del Kuwait da parte dell’Iraq non va considerata come una semplice raccomandazione, ma come una decisione vincolante nei confronti degli stati membri --> la richiesta di disconoscimento in essa contenuta ben può inquadrarsi tra le misure che il Consiglio può decidere ai sensi dell’art. 41.
Va notato che quando l’annessione di un territorio sia avvenuta mediante l’uso della forza armata, in violazione del principio che vieta tale uso, l’obbligo degli Stati di non riconoscere tale annessione sussiste già ai sensi di una norma di diritto internazionale generale, a prescindere quindi da una espressa richiesta in tal senso del Consiglio di sicurezza.
I provvedimenti adottati automaticamente da vari Stati ancor prima della risoluzione n. 662, diretti a vietare atti di disposizione e transazioni relativi a beni del Kuwait, sono in linea con la predetta norma generale sul disconoscimento degli acquisti territoriali ottenuti con l’uso della forza.
Alla risoluzione n. 662 si collega la n. 664 del 18 agosto, con la quale il Consiglio di sicurezza ribadiva la nullità dell’annessione del Kuwait ed esigeva che l’Iraq revocasse l’ordine di chiudere le missioni diplomatiche e consolari in Kuwait.

Tratto da L'ONU E LA CRISI DEL GOLFO di Alice Lavinia Oppizzi
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