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Il linguaggio: le aree perisilvane

IL LINGUAGGIO: LE AREE PERISILVANE


Le aree perisilvane posteriori (area 22) si specializza, soprattutto, nella selezione dei fonemi, mentre quelle anteriori (area 44) è implicata nella combinazione rapida e scorrevole dei fonemi in modo da costruire sequenze verbo-motorie. Il collegamento tra queste operazioni è assicurato dalle regioni interposte che mediano anche il controllo acustico e cinestesico sull’espressione orale. Le principali sindromi conseguenti a lesioni delle aree perisilvane sono 3: l’afasia di Broca, di Wernicke e di conduzione; pur essendo molto diverse tra loro, hanno in comune l’incapacità nell’utilizzare i fonemi che si manifesta con una cattiva ripetizione e con errori nell’impiego dei fonemi durante l’eloquio spontaneo e la denominazione.  
Le aree marginali vengono a maturazione dopo i due anni e sono indispensabili per l’uso corretto delle parole, in quanto segni linguistici dotati di significato. Le aree marginali posteriori sono costituite dal carrefour temporo parieto occipitale e dalle regioni temporali posteriori intorno all’area 22 e sono situate in modo da unire l’area di Wernicke alle altre aree associative sensoriali (in particolare a quelle visive). La loro funzione è costituita dalla selezione delle parole e, quindi, la loro maturazione consente al bambino di imparare il significato delle parole e di costruire un embrione di vocabolario che andrà via via arricchendosi. Lesioni di queste sedi alterano i meccanismi di selezioni delle parole nel vocabolario dando luogo ad errori di espressione. Si tratta di difficoltà nel trovare la parola richiesta (anomia), di sostituzioni di essa con altre affini (parafasie verbali o semantiche); nei casi più gravi coesistono errori di comprensione dovuti all’impossibilità di associare i vocaboli al loro significato esatto. Il danno di queste regioni danno luogo a tre sindromi: l’afasia amnestica (danno alle aree 39 e 37 in cui prevale l’anomia); l’afasia transcorticale sensoriale (il paziente non sa scegliere le parole adatte per esprimersi e non comprende il significato di quelle che gli vengono rivolte pur riuscendo a ripeterle); alessia con agrafia (lesioni del giro angolare, o area 39, che possono riportare un soggetto istruito allo stadio di un analfabeta). 

Tratto da L'AFASIA di Stefania Corrai
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