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Tempo dell'exemplum



L'exemplum, che viene dall'antichita grecoromana, è un aneddoto di carattere storico presentato come argomentazione in un discorso d persuasione. Arma un tempo dell'oratore giuridico, ora diviene strumento di edificazione per il moralista cristiano (citare l'altro per rassicurare, dare autorità a un discorso). Ma dalle origini dell'era cristiana l'exemplum cambia natura e funzione: non più imperniato sull'imitazione di una persona, consiste in un racconto, una storia da cogliere nel suo insieme come un oggetto, uno strumento di insegnamento o edificazione. Sec XI – XIII > la società è contrassegnata dal fenomeno urbano, dalla sostituzione del sistema degli ordini con quello degli status, dalla ristrutturazione dei quadri intellettuali e mentali (spazio, tempo, numero...). l'exemplum del secolo XIII è un racconto breve presentato come veridico=storico, destinato ad essere inserito in un discorso o sermone per convincere l'uditorio tramite una lezione salutare. L'exemplum si ricollega alla moda del genere narrativo in letteratura, affiancandosi al lai, al fabliau, al conte. La concezione del tempo che l'exemplum implica si chiarisce nei sermoni, in cui le argomentazioni si articolano in 3 tipi di dimostrazioni: auctoritates, rationes, exempla.  Le auctoritates sono citazioni delle scritture, rinviano al libro antico ma sempre valido. Il commento omiletico è al presente. La rationes sono al presente didattico. Nell'exemplum si trovano i 3 tempi dell'enunciazione storica: aoristo (passato remoto o definito), imperfetto e piuccheperfetto.  Se l'exemplum inizia con audivi vuol dire che è per sentito dire, se inizia con memini, vidi ecc = acquisizione recente, legimus = dipende dai libri. Prevale quindi il passato prossimo, il tempo del narratore, che insiste sul carattere contemporaneo degli exempla. In contrapposizione dunque al prestigio del passato (tempo delle auctoritates e delle rationes), il tempo dell'exemplum  trae parte della sua forza di persuasione dal fatto di essere recente.  Questa modernita del tempo dell'exemplum ben si accorda con il rinnovamento della storia come testimonianza, avvenuto durante il sec. XIII e messo in luce da bernard guenee. Si afferma il tempo della storia recente, acquisito per esperienza visiva e uditiva mediante la memoria orale. Non è un caso che i frati mendicanti siano grandi diffusori di exempla. Questa  memoria è messa in moto dal canone omnis utriusque sexus del IV concilio lateranense del 1215, con una nuova educazione della memoria e l'obbligo di confessione individuale obbligatoria una volta l'anno. Relazione exempla-memoria.  Ma la storia narrata si apre anche alla salvezza, deve sfociare nell'eternità promessa a chi ascolta l'exemplum. L'exemplum prima agisce sul presente = conversione immediata. Il tempo storico dell'exemplum tende verso un presente di conversione che deve innescare il futuro accesso alla felicita eterna. L'exemplum collega dunque storia e verità escatologica, tempo della storia e tempo della salvezza.

Tratto da L'IMMAGINARIO MEDIOEVALE di Dario Gemini
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