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Musei e culture

S. Vogel, in un suo saggio, ci parla della sua mostra Art/Artifact e dei modi in cui gli occidentali hanno classificato ed esposto l'arte africana (arte/manufatto, "gabinetto di curiosità", museo di storia naturale, museo d'arte e altro), con l'intento di rendere maggiormente cosciente il visitatore di quanto la sua visione sia influenzata dal tipo d'esposizione degli oggetti.

J. A. Boon sostiene che la visita ai musei gli rimanda un senso di saccheggio.

S. Lavine e I. Karp, in un loro saggio, raccontano di come negli Stati Uniti contemporanei (anni '80) alcuni gruppi mettano in discussione il diritto delle istituzioni di stabilire e controllare la presentazione della loro cultura. I due Autori puntualizzano il bisogno di utilizzare nelle mostre le categorie estetiche proprie delle popolazioni cui appartengono le opere d'arte, dando maggiore voce a queste popolazioni sulle rappresentazioni che le riguardano. D. Camerun distinse, nel 1971, due atteggiamenti museali: il museo come tempio e il museo come foro; oggi il museo è innegabilmente un foro, cioè un luogo di dialogo.


Tratto da LA CULTURA MUSEALE di Alessia Muliere
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