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Otto Karolyi – Cadenze musicali


Nella musica tonale gli accordi più importanti sono quelli costruiti sul primo, quinto e quarto grado della scala. Per questo motivo, vengono distinti con l’appellativo di triadi principali, tutti gli altri accordi vengono classificati secondari. La concatenazione degli accordi principali ha importanza in quanto determina la conclusione di una frase musicale. Tali conclusioni si chiamano cadenze.

La cadenza perfetta è il collegamento dal V al I grado e viene anche detta completa perché in musica ha la stessa funzione del punto fermo nella composizione letteraria. La cadenza plagiale è il collegamento dal IV al I grado e anch’essa è simile al punto fermo, con una diversa sfumatura.

La cadenza evitata è il collegamento dal V al VI grado in modo da generare un’impressione non conclusiva. Il suo posto non è alla fine di un pezzo, ma solo nel corso del suo sviluppo. La cadenza sospesa è il collegamento da un accordo qualsiasi a quello costruito sul V grado. Quando una cadenza termina su un tempo forte si chiama maschile, su uno debole femminile.

Un’interessante variante armonica si può ottenere concludendo un pezzo scritto in tonalità minore con un accordo maggiore al posto del dovuto minore. La terza dell’accordo, che risulta modificato, prende il nome di terza piccarda.

Le quattro formule di cadenza appena viste possono essere precedute da accordi di vario genere, ma esiste un accordo, il cosiddetto accordo cadenzante di quarta e di sesta. Esso è il secondo rivolto dell’accordo di tonica ma funziona come un accordo dominante. In altre parole, l’orecchio dell’ascoltatore non è soddisfatto finchè tale accordo non ha raggiunto l’accordo di dominante.

Tratto da LA GRAMMATICA DELLA MUSICA di Domenico Valenza
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