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Giovanni Calvino: istruzione e confessione di fede usate nella chiesa di Ginevra


Tutti gli uomini sono nati per conoscere Dio
Siccome non c’è uomo, barbaro o selvaggio che non abbia qualche idea di religione è manifesto che tutti siamo creati per conoscere Dio. Noi che facciamo professione di pietà dobbiamo pensare che questa vita caduca deve essere solo una meditazione di immortalità.

La differenza tra la vera e la falsa ragione.
C’è differenza nel modo di esprimere la propria religione perché la maggior parte degli uomini non è veramente toccata dal timore di Dio. Essi, volendolo o no sono legati da questo pensiero che viene alla loro mente, che c’è qualche divinità per la cui ptenza stanno inciampando e la venerano onde non provocarla contro se stessi. Essi si allontanano dal vero Dio perché non lo stimano per la sua maestà ma per la vanità stolta del loro spirito. Perciò per quanto si sforzino di servire il loro Dio, ciò non giova loro nulla perché non adorano Dio ma i sogni e le fantasie del loro cuore. La vera pietà non è nella paura ma consiste in uno zelo puro e vero che ama Dio come padre e lo venera coe signore.

Con la legge soltanto
Se qualcuno nella sua vita compie la legge di Dio non gli mancherà nulla per esser perfetto al cospetto del signore. Egli minaccia di morte eterna quelli che non avranno compiute le opere che essa comanda.

La legge come pedagogo per condurci a Cristo
Il signore, dopo averci ricordato per mezzo della legge la nostra debolezza ed impurità, ci consola suscitando in noi la fiducia nella sua potenza e misericordia. È in Gesù che egli si mostra benevolo e propizio.

Noi riceviamo Cristo per mezzo della fede
Come il Padre ci offre il Figlio per mezzo della parola del vangelo, così noi per mezzo della fede lo accogliamo e lo riconosciamo come donato a noi.

Elezione e predestinazione
Il seme della parola di Dio mette radice e fruttifica solo in quelli che il Signore, mediante la sua elezione eterna ha predestinato a essere i suoi figli ed eredi del regno dei cieli.

Accordo tra la giustizia delle opere buone e la giustizia della fede
Le opere buone sono gradite a Dio. Tuttavia bisogna stare in guardia da non lasciarci guidare da una vana fiducia in queste buone opere poiché davanti a Dio non vale nessuna giustizia di opere se non quella che corrisponde alla sua. Non basta compiere opere buone ma bisogna obbedire in odo perfetto alla legge. Noi non compiamo nessun opera che sia assolutamente perfetta. Essendo noi tutti peccatori dobbiamo essere giustificati da qualcosa fuori di noi per cui abbiamo bisogno di Cristo affinché dalla sua giustizia ci venga imputata giustizia gratuitamente. La compagnia di Cristo ha un tal valore che per essa non solo veniamo reputati giusti gratuitamente ma le stesse opere nostre vengono considerate giuste e ricompensate con una retribuzione eterna.
 
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
Con questa frase chiediamo sempre tutte le cose che sono necessarie ai bisogni del nostro corpo. Il buon padre non sdegna di ricevere neppure il nostro corpo in sua custodia e cura. Dato che domandiamo il nostro pane quotidiano per il giorno d’oggi dobbiamo avere la fiducia che se oggi il nostro padre ci avrà nutriti non ci lascerà senza cibo domani. E anche se al presente ci troviamo nell’abbondanza dobbiamo sempre chiedere il nostro pane quotidiano

I sacramenti
Sono stati istituiti per essere un esercizio della nostra fede davanti a Dio e davanti agli uomini. È un segno esteriore con cui il signore ci esprime e attesta la sua buona volontà verso di noi per sovvenire alla debolezza della nostra fede oppure è una testimonianza della grazia di Dio espressa da un segno esteriore. La chiesa cristiana usa solo 2 sacramenti e cioè il battesimo e la cena.

Il battesimo
Rappresenta due cose: la prima è la purificazione che otteniamo per il sangue di Cristo, l’altra è la mortificazione della nostra carne la quale abbiamo avuto mediante la sua morte. Serve alla nostra confessione di fronte agli uomini poiché è un segno col quale professiamo pubblicamente che vogliamo essere annoverati tra il popolo di Dio al fine di servirlo e onorarlo

La cena del signore
Serve a confermarci che il corpo del signore è stato dato una volta in tal modo per noi, che ora è nostro e lo sarà in eterno. I segni sono il pane e il vino con i quali il signore ci presenta la vera comunicazione del suo corpo. Sotto il pane e vino sono raffigurati corpo e sangue affinché non solo che sono nostri ma che sono per noi vita e nutrimento

I pastori della chiesa e il loro potere
Poiché il signore ha voluto che la sua parola e la sua dottrina venissero dispensati è necessario che vi siano pastori ordinati nelle chiese i quali ammaestrino il popolo in pubblico e in privato nella pura dottrina.


La scomunica
È l’atto per cui quelli che sono manifestatamente fornicatori, adulteri, ladri, omicidi, avari, rapitori, iniqui, nocivi, ingordi… se dopo essere stati ammoniti non si correggono vengono esclusi dalla società dei credenti. La chiesa condanna la loro vita e i loro costumi e se non si correggono li assicura della loro dannazione.

Il magistrato
 Il signore non solo ha attestato che la magistratura aveva la sua approvazione ma ce l’ha pure grandemente raccomandata avendo onorato tale dignità con titoli onorevoli. Egli afferma che è opera della sua sapienza il fatto che i re regnino, che i consiglieri ordinino cose giuste e che i grandi della terra siano giudici. Giustizia è proteggere gli innocenti, mantenerli, custodirli e liberarli. Giudizio significa reprimere la violenza e punire i misfatti.

Tratto da LA NUOVA SPIRITUALITÀ DELL'ETÀ MODERNA di Filippo Amelotti
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