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Il quadro storico di Bonaventura

Non si può comprendere l’attività speculativa di un qualsiasi pensatore se non la si inquadra spazialmente e temporalmente. E lo stesso vale, naturalmente, per Bonaventura. Lo spazio in cui il nostro autore opera è l’Europa cristiana, universo di valori condivisi, quelli promulgati dalle Sacre Scritture, che rappresentano il sostrato comune a un’intera civiltà che, nonostante il manifestarsi al suo interno di voci di dissenso, non ha mai dubitato della loro validità e universalità; il tempo è il XIII secolo, epoca della nascita delle universitas studiorum e degli ordini mendicanti, della diffusione, nell’Occidente cristiano, delle opere di Aristotele tradotte dal greco e dall’arabo e del sorgere, a causa di esse, del dibattito tra theologi e artistae. Ma cerchiamo di ricostruire in maniera un po’ più dettagliata il quadro della situazione storica che ha salutato l’emergere di una personalità illustre e brillante come quella di Bonaventura.

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