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La metrica della Divina Commedia

Se l'endecasillabo è il verso più usato dal Duecento a oggi, ciò deriva non solo dalla versatilità, ma anche dall'autorità dell'esempio dantesco. Dante gli conferì grande varietà ritmica e libertà, che poi sarebbe venuta a mancare con l'istituzionalizzazione metrica del modello petrarchesco.
Nella Commedia, la terzina diventa inoltre un'unità ritmica e sintattica basilare. E' stato detto giustamente che come Machiavelli pensa per dilemmi, Dante pensa per terzine. Ogni ragionamento è infatti sorretto da questa griglia strofica, secondo lo schema ABA BCB CDC.
Grazie anche alla rima, Dante riesce a comunicare atmosfera e colore delle tre cantiche: aspra nell'inferno, piana e dolce nel Purgatorio e nel Paradiso. Ma anche lo stile mostra una ricchezza straordinaria (pluristilismo), dal parlato più truce alle sublimi dimostrazioni teologiche.

Tratto da LA SCRITTURA E L'INTERPRETAZIONE I di Domenico Valenza
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Dettagli appunto:

  • Autore: Domenico Valenza
  • Università: Università degli Studi di Catania
  • Facoltà: Lettere e Filosofia
  • Corso: Lettere
  • Esame: Letteratura italiana
  • Titolo del libro: La scrittura e l'interpretazione: storia e antologia della letteratura italiana nel quadro della civilta europea, Volumi 1-5
  • Autore del libro: Luperini Romano, Cataldi Pietro, Marchiani Lidia
  • Editore: Palumbo, Palermo
  • Anno pubblicazione: 1998

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