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Lo sguardo nella seduzione


Il primo segnale di attenzione e di interesse reciproco nella seduzione è stabilire un iniziale contatto oculare. Il sistema visivo è il sistema sensoriale più sviluppato nella specie umana e ha un valore primario nei nostri incontri con gli altri, poiché ciascuno di noi è molto sensibile allo sguardo altrui, anche se di durata molto breve.
Lo sguardo è un gioco complesso e sottile per capire lo stato d’animo e per cogliere le intenzioni degli altri. Occorre che, per essere efficace, il seduttore abbia una regia articolata ditale gioco.
Si è osservato che le donne dilatano in modo significativo la pupilla come reazione a uno sguardo diretto, mentre non hanno questa reazione nel caso di uno sguardo deviato. Assai più degli uomini, esse sono quindi sensibili e attente ai segna l sociali e potenzialmente affettivi.
Nella seduzione, se all’inizio il seduttore fa ricorso a uno sguardo fisso e insistente, esso può apparire minaccioso, autoritario e invadente, oppure fastidioso e irritante. Una volta avviato il gioco di sguardi fra il seduttore e il partner, si giunge in tempi abbastanza rapidi allo sguardo reciproco.
Quando la seduzione giunge a uno stadio più avanzato e fra i partner si è creato un legame di intimità, lo sguardo reciproco diventa assai più prolungato e duraturo. È uno sguardo diretto, ravvicinato e prolungato, sentito come né invadente né dominante, in grado di aumentare la partecipazione affettiva reciproca fra i partner.
Gli uomini sono particolarmente attratti dalle donne con pupille largamente dilatate, mentre le donne preferiscono gli uomini con pupille mediamente dilatate. Questo dato è stato interpretato come segnale di maggiore cautela da parte delle donne nel lasciarsi attrarre dagli uomini.

Tratto da LA SEDUZIONE di Anna Bosetti
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