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Il ruolo dell’aristocrazia


4.10 Vico ritiene che i sistemi politici aristocratici siano il punto di partenza e il motore di ogni civiltà, e parte nella sua analisi dall’originaria Legge delle XII Tavole che formula la superiorità dei patres, fondatori della Repubblica. Fondamentali sono per lui proprio le leggi, che nella Repubblica aristocratica romana erano veramente esigue, mentre si sono moltiplicate man mano che essa è andata incontro a un processo di democratizzazione. Ma, nota Vico, di fatto anche i plebei hanno finito per imporre un nuovo tipo di aristocrazia, cercando in ogni modo di non perdere i privilegi ottenuti con la democratizzazione dello Stato.

4.12 Tuttavia, Vico mostra anche grande interesse per le repubbliche miste, in cui il rapporto fra aristocrazia e democrazia si arricchisce e si tempera, ma sempre nell’ottica di un’unità irrinunciabile: in questo senso, al momento naturale, in cui prevale il modello senso-ragione, succede il momento sociale, col modello forza-diritto, in un procedere verso una sempre maggiore razionalità La società, dunque, non può essere solo frutto di una visione utilitaristica o moralistica o giuridica, ma è un insieme di tutto ciò.

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