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Un'analisi semiotica: doppio e simboli in Vertigo


Vertigo è doppio, e non mi riferisco solo al tema del doppio, ma alla struttura stessa del film, il quale è suddiviso simmetricamente in prima e seconda parte. Nella prima unità vediamo la storia di Scottie, poliziotto in pensione assunto da un vecchio conoscente per seguire la moglie che ha strani comportamenti. L’ex poliziotto si innamora perdutamente delle donna ed è in suo potere, nonché in potere del suo inganno. Nella seconda unità ad essere invece succube di Scottie è un'altra donna, che scopriremo essere la stessa della prima parte, totalmente in balia di quest’uomo ed incapace di reagire nonché opporsi al desiderio di inganno/creazione di lui. I finali sono identici. Medesima scena, medesimi personaggi, medesimi luoghi. E infine medesima azione e conseguentemente caduta e morte della donna.
Gli attanti cambiano ruolo dalla prima alla seconda parte. Si tratta di due unità speculari ma opposte. Innanzitutto c’è il contrasto continuo tra passato e presente: la storia di Carlotta8, i luoghi del passato e i fantasmi. L’incapacità di reagire, che nella prima parte è di Scottie, nella seconda è di Judy, la quale non riesce ad opporsi al volere dell’uomo. L’eterea ed aristocratica donna bionda (Madeleine) si oppone alla sensuale e popolare donna bruna (Judy). La ricerca di verità della prima parte si oppone alla ricerca/desiderio di inganno (creazione di un'altra Madeleine) della seconda. La prima parte è una sorta di spirale verso il basso, verso l’oblio. La seconda parte è una spirale verso l’alto e la conoscenza, ma non c’è trionfatore, non c’è catarsi. La morte vince la sua partita a scacchi. È come un gioco ad incastri. Prima Judy è il giocattolo di Gavin, poi lo è di Scottie (come lo è forse anche Midge). Mentre Scottie lo è contemporaneamente di Gavine e di Judy. Tuttavia il principale attante9–giocatore è, e rimane, Scottie, che ha il potere di rivelare le carte del gioco, potendolo infine condurre lui stesso. Lo Scottie incerto e turbato si contrappone poi a quello deciso sino alla brutalità. Gavin, creatore di Madeleine, in opposizione a Scottie novello creatore della donna. Judy prima ingannatrice, poi quasi vittima sofferente. Il doppio vestire-spogliare effettuato dall’ex-poliziotto, infatti gli sforzi per ricreare la sua Madeleine sono al contempo un vestire Judy con gli abiti dell’altra, ed uno svestire Judy della sua maschera. Scottie è così contemporaneamente detective e analista: mentre crede di analizzare Madeleine, in realtà analizza anche sé stesso. La continua sparizione di Madeleine prima e la sua continua falsa e reale apparizione poi. Di fatto nella prima parte, in molti tratti di film, Madeleine sembra un fantasma, è evanescente e in alcuni istanti pare sparire (al McKittrick Hotel, nel negozio di fiori, al cimitero, nella foresta di sequoie, etc). Nella seconda parte invece, prima dell’incontro con Judy, Scottie crede di vederla di continuo, scambiando altre donne per lei. Insomma una spirale di personaggi, eventi e luoghi.

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