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Goffman - Azioni di ri-allineamento


Spesso le équipes si ribellano ai vincoli del consenso operativo, tentando di parlare in un modo non previsto dalla loro parte, ma senza mettere in pericolo l’integrità e la distanza delle due équipes: sono ri-allineamenti temporanei, spesso a carattere aggressivo. Anch’esse sono sottoposte a precise regole, che permettono alle due parti di non corrompere la comunicazione neanche alterando i rapporti consueti.
Una forma particolare è quella che permette di “tastare il terreno” con persone sconosciute: l’attore può allontanarsi progressivamente dall’iniziale definizione della situazione, rivelare pian piano all’altro soggetto il proprio status, e capire fino a che punto può spingersi in questa “apertura”, in base alle reazioni dell’interlocutore, fino a definire una nuova situazione.
Con il double-talk due individui possono scambiarsi notizie in modo o su fatti in contrasto col rapporto ufficiale che esiste tra loro: in questo modo, si possono fare scambi di informazioni che però non creano quel rapporto di mutua solidarietà che un rapporto “ufficiale” implicherebbe, ma un sistema di sottintesi che permettono di mantenere una certa distanza fra soggetti non allineati.
Se due équipes “devono” trovarsi in opposizione, è pure probabile che si verifichi un riallineamento (anche se momentaneo) tra soggetti che condividono una professione o altro, pur facendo parte di équipes opposte, e quindi si troveranno più vicini tra loro che con i propri compagni d’équipe. Questo fatto è temuto più che altro perché capace di screditare l’immagine di équipes rivali e, quindi, di alterare lo spettacolo agli occhi del pubblico, ma è un evento che accade molto spesso quando di mettono in campo questioni di lealtà all’interno di una équipe.
Il più delle volte sono le équipes di livello più basso che tentano di riallinearsi verso l’alto con quelle “superiori”; tuttavia, può anche accadere il contrario: sacrificando l’esclusivismo di chi è al vertice, si ritiene che possa migliorare il morale di coloro che occupano i livelli più bassi (si applica soprattutto nelle relazioni di lavoro che implicano una gerarchia). Questo tipo di riallineamento, tra l’altro, crea le condizioni necessarie per instaurare un clima di spontaneità e interesse tra le équipes, e si verifica abbastanza spesso.
In ogni caso, però, quando un attore rifiuta di mantenere il proprio posto, è prevedibile che l’eventuale regista e il pubblico siano irritati nei suoi confronti, oltre che, molte volte, i suoi compagni d’équipe, perché egli costituisce una minaccia alla posizione assunta dagli altri.

Tratto da LA VITA QUOTIDIANA COME RAPPRESENTAZIONE di Luca Porcella
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