Skip to content

Coalizioni di maggioranze minime vincenti

Coalizioni di maggioranze minime vincenti


Il principio della grandezza formulato da Riker prevede che si formino coalizioni di maggioranze minime vincenti. Cioè coalizioni a cui partecipano solo i partiti minimamente vincenti. Cioè coalizioni a cui partecipano solo i partiti minimamente necessari per l’ottenimento della maggioranza.
L’assunto fondamentale della teoria della coalizione di maggioranza minima è semplice e nello stesso tempo abbastanza plausibile. I partiti politici sono interessati  massimizzare il loro potere. Nei sistemi parlamentari potere significa essenzialmente partecipare al governo e quindi massimizzare il potere significa detenere il maggior numero possibile di cariche di governo. Per entrare nel governo, un partito di minoranza dovrà coalizzarsi con una o più di una delle altre formazioni ma si opporrà all’inclusione di partiti non indispensabili perché ciò ridurrebbe il numero dei ministri che gli spetterebbero nel futuro governo.
Solo quando esiste un partito di maggioranza in parlamento la teoria della coalizione di maggioranza minima è in grado di fornire una sola specifica predizione: e cioè un governo monopartitico, una non coalizione formata dal partito maggioritario. Quando tale fattispecie non si verifica e non vi è un partito di maggioranza, la teoria specifica prevede sempre più di un risultato finale.

Tratto da LE DEMOCRAZIE CONTEMPORANEE di Filippo Amelotti
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.