Skip to content

Federalismo e decentramento


Il federalismo è la ripartizione garantita del potere tra i governi centrali e regionali. Riker afferma che Il federalismo è una organizzazione politica nella quale le attività di governo sono ripartite tra governi regionali e governo centrale in modo tale che ad ogni tipo di governo siano attribuiti dei settori nei quali essi abbiano potere di decisione finale. Si fa riferimento alle unità componenti come governi regionali. Esso è di solito descritto come una divisione spaziale o territoriale di potere nelle quali le unità componenti sono definite geograficamente. Queste unità possono essere chiamate in vari modi: stati, province, lander, cantoni o regioni.
La finalità fondamentale di un sistema di divisione garantita del potere è assicurare che una sostanziale porzione di potere sarà esercitata a livello regionale o che per avere una non centralizzazione del potere vi debba essere una qualche forma di decentramento.
 I teorici del federalismo identificano spesso anche altri suoi elementi secondari: un parlamento bicamerale con una forte camera federale che rappresenti le entità regionali, una costituzione scritta e difficile da emendare ed una specifica corte suprema o costituzionale che protegga la costituzione stessa grazie al potere di controllo giurisdizionale di costituzionalità. La loro connessione con il significato di federalismo è che ognuna di queste caratteristiche serve ad assicurare il mantenimento della divisione essenziale dei poteri. Rappresentano delle garanzie di continuità del federalismo stesso.
Il primo criterio di distinzione  è riconoscere se gli stati hanno una costituzione formalmente federale. Il primo test dell’esistenza del federalismo è verificare il desiderio e la volontà di essere davvero federale da parte della comunità politica a cui ci riferiamo. Adottare e mantenere una costituzione federale è il primo e più evidente modo di manifestare tale volontà. Tale criterio implica una distinzione iniziale tra sistemi federali e unitari. Ognuna di queste categorie può essere successivamente divisa in due sub-classi: sistemi accentrati e decentrati. Infine è necessaria una categoria intermedia per contenere quelle democrazie che non sono classificabili in modo non ambiguo sulla prima delle nostre dimensioni di variazione.
Il federalismo è un fenomeno relativamente raro, i paesi unitari sono oltre il doppio di quelli federali. Le differenze tra sistemi federali unitari e quelle tra sistemi accentrati-decentrati sono strettamente correlate: gran parte dei sistemi federali sono infatti anche decentrati mentre molti di quelli unitari sono accentati.
6 dei 9 sistemi federali, Australia, Canada, Germania, Svizzera, USA e Belgio sono anche sistemi di governo orientati al decentramento, solo uno, il Venezuela è accentrato. L’Austria e l’India sono a metà strada tra questi 2 tipi di federalismo.
Di molti sistemi democratici unitari, solo i 4 paesi nordici e il Giappone possono essere classificati come sistemi perfettamente decentrati. La maggior parte degli altri è rappresentata da piccoli paesi che non avrebbero comunque molto bisogno di una solida organizzazione decentrata.
La categoria semifederale include 3 democrazie: Belgio, Olanda e Israele. I governi centrali di questi paesi hanno per lungo tempo delegato alcuni dei propri poteri ad associazioni private con importanti funzioni semi-pubbliche specialmente nei campi dell’istruzione, della cultura, della sanità. Tali associazioni sono formate dai maggiori gruppi ideologici e religiosi presenti sulla scena sociale. Ma poiché non vi è una chiara concentrazione geografica di questi gruppi, il federalismo sociologico devia dal criterio di Riker secondo cui le unità componenti del federalismo sono osservabili in natura come unità regionali. 

Tratto da LE DEMOCRAZIE CONTEMPORANEE di Filippo Amelotti
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.