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Fronte-di-rame

Fronte-di-rame

Una varietà degli animali riconoscenti può essere considerata la figura che nei racconti di fate è chiamata fronte-di-rame => è un essere mostruoso che si trova prigioniero alla corte del re e chiede al re di metterlo in libertà dicendo : lasciami andare via ti sarò utile. Questo personaggio appartiene alla categoria dei donatori. L’eroe lo mette in libertà e in secondo tempo lo stesso prigioniero liberato o le sue figlie gli donano il fazzoletto che si riempie da solo oppure fronte-di-rame gli dona la forza o l’acqua di vivere.
Nel racconto di fate lo si trova casualmente nella foresta e lo si conduce a casa dove viene imprigionato ma chi tiene prigioniero il silvano vuole impossessarsi  del suo potere.
Fronte di rame corrisponde al sileno del mondo classico, la caccia al sileno si intraprende  con lo scopo di costringerlo a qualche cosa, lo si vuole obbligare a dare la ricchezza all’uomo, a rivelare il senso della vita umana e a far conoscere i misteri della creazione.
Il silvano ha il potere sul mondo animale, è lui che dona il mezzo fatato  rivela agli uomini il segreto della creazione e canta a loro i canti meravigliosi.
Nella fiaba è interessante un aspetto  -> al contatto col mostro silvano diventa d’oro la testa del re che lo rimette in libertà, nell’antichità classica troviamo qualcosa di analogo -> all’uomo che l’ha catturato il sileno fa un dono tutto ciò che tocca si trasforma in oro. L’oro figura come un valore materiale mentre in origine rappresentava un valore di altro genere.  L’oro non proviene dal metallo ma dal fuoco infatti si trova un legame tra il silvano e il fuoco.
L’apparizione di fronte di rame nella fiaba non viene motivata ma lo si incontra per caso nel bosco durante la caccia, ma non sempre è così in alcune fiabe viene aggiunto il motivo agricolo del danno inferto ai seminati. Ma non è solo fronte di rame che danneggia e devasta anche l’uccello di fuoco o un comune ladro.
L’apparire del mostro silvano nei campi  e negli orti non è accidentale, ma è un fenomeno storicamente condizionato. Anche nel periodo agricolo la foresta misteriosa conserva il suo legame col mondo dei morti  e degli antenati che si manifesta nella figura della maga.
Il mostro silvano prigioniero si presenta come il buon protettore dell’eroe, il potente sovrano della vita, della morte e si comporta come la maga.

Tratto da LE RADICI STORICHE DEI RACCONTI DI FATE di Selma Aslaoui
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