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G. Bufalino : Biografia

G. Bufalino : Biografia


Bufalino nasce a Comiso il 15 novembre del 1920. Gesualdo è, sin dall'infanzia, affascinato dalla letteratura e dai libri, e trascorre ore ed ore nella piccola biblioteca del padre, un fabbro con l'hobby della lettura. Già da ragazzo, Bufalino si dimostra un "divoratore" di libri e della carta stampata in generale. Nonostante l'impossibilità di comprare ogni giorno un quotidiano, che divorava al pari dei libri, si arrangia in ogni modo per procurarsi sempre qualcosa di nuovo da leggere.
Iniziò a frequentare il liceo a Ragusa. Nel 1936 tornò poi a Comiso, dove ebbe come insegnante di lettere Paolo Nicosia, un valente dantista. Studente diligente ed interessato, portato per la scrittura, nel 1939 vinse il Premio letterario di prosa latina bandito dall'"Istituto nazionale di studi romani" e venne ricevuto a Palazzo Venezia da Benito Mussolini.
Successivamente si iscrive alla facoltà di "Lettere e Filosofia" dell'Università di Catania e di Palermo, ma nel 1942 a causa della seconda guerra mondiale è costretto a interrompere gli studi perché chiamato alle armi. Nel 1943, in Friuli, il sottotenente Bufalino fu catturato dai tedeschi all'indomani dell'armistizio, ma riesce a fuggire poco dopo e si rifugia presso degli amici in Emilia-Romagna, dove per un po' va avanti dando lezioni.
Nel 1944, però, si ammala di tisi, e sarà costretto a sopportare una lunga degenza, prima a Scandiano, dove ha a disposizione un'imponente biblioteca, poi, dopo la Liberazione, vicino Palermo, in un sanatorio della Conca d'Oro, dal quale esce finalmente guarito nel 1946. La permanenza in ospedale lo mette a dura prova, lasciando segni indelebili della sofferenza. Proprio questo lungo calvario, però, servirà da base e da motivo ispiratore, filtrato dalla memoria, nella sua opera d'esordio, una sorta di biografia nascosta tra le pagine di un racconto apparentemente distaccato, Diceria dell'untore (1981). Una volta guarito riprende gli studi e si laurea in Lettere nell'ateneo di Palermo.

Tratto da LETTERATURA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEA di Gherardo Fabretti
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