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Il quadro storico-politico degli anni Sessanta

Dopo l'assassinio di Kennedy ('63), si inasprisce la conflittualità dello scenario mondiale. Gli Stati Uniti, con i presidenti Johnson e Nixon, entrano in conflitto con i guerriglieri filocomunisti del Vietnam, ipotizzando una rapida vittoria. Gli Usa, dopo aver perduto 50000 soldati, si ritirano nel '75.

Le contestazioni contro la guerra s'intrecciano con le contestazioni contro il sistema capitalistico, dando origine a rivolte che culminano nel 1968. Dopo, il movimento giovanile si scinderà tra scelte pacifiste e prosecuzione violenta della lotta, inaugurando la stagione del terrorismo.

Alla fine degli anni Settanta, nei paesi occidentali permangono molte ragioni di inquietudine: crisi economica ed energetica, forme di terrorismo, instabilità politica. Tuttavia, si preparano importanti scenari per il decennio successivo: per esempio, con le prime elezioni parlamentari (1979), la Comunità, poi Unione Europea (dal 1993) inizia ad accreditarsi come soggetto politico unitario.

Nell'ambito della Chiesa Cattolica, l'elezione a papa del cardinale polacco Karol Wojtyla (1978-2005) influenzerà la Chiesa ma anche gli equilibri politici, specie nei Paesi del blocco comunista.

Negli anni Sessanta, l'Italia ha superato le difficoltà del dopoguerra, ed è entrata nel boom econo-mico. I costumi, soprattutto dei giovani, cambiano molto e il legame con le tradizioni (popolari o borghesi) è rifiutato. Pasolini in proposito parlerà di vera e propria mutazione antropologica.

Il movimento di contestazione del 1968 porta anche in Italia un alto numero di manifestazioni. Ben presto si formano gruppi di sinistra propensi alla lotta armata; dal canto loro i servizi segreti e alcuni gruppi neofascisti agiscono per creare un clima di timore, e favorire soluzioni autoritarie.

Il primo attentato di matrice neofascista avviene a Milano in Piazza Fontana (1969). Si apre così una delle pagine più cupe della storia italiana: gli anni di piombo ( 1970-80), in cui gruppi estremisti compiono gravi attentati terroristici. A partire dal 1974 iniziano i sequestri e gli attentati del gruppo rivoluzionario di sinistra Brigate Rosse, che nel 1978 catturano e uccidono Aldo Moro.

Tratto da LETTERATURA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEA di Domenico Valenza
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