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La letteratura dehli anni '60 e '70

All'inizio degli anni Sessanta si rafforza il processo di industrializzazione in atto nei paesi occidentali, sotto la spinta del capitalismo statunitense. Anche la cultura è toccata da questo processo; si instaura infatti un sistema di industria culturale, la moderna organizzazione della cultura che ha i suoi perni in editoria e mass media. In sostanza, le forme artistiche più apprezzate dal grande pubblico e quindi più redditizie sono largamente sovvenzionate.

In ambito letterario, si assiste in Europa e soprattutto in Francia a una nuova fase sperimentale e alla nascita di numerose avanguardie: ma la trasgressione non avviene contro forme tradizionali, come all'inizio del Novecento, ma contro il linguaggio standardizzato dei mass media e del potere.

In Italia, il 1963 vede l'esplosione di un gruppo di autori polemici contro le forme più diffuse di narrativa e poesia, i tardi Neorealismo ed Ermetismo, e la letteratura di consumo: è il Gruppo 63, la Neoavanguardia italiana, che ha tra i suoi esponenti Sanguineti e, in origine, Eco. Il gruppo però non troverà una linea unitaria, e si dividerà di fronte agli eventi politico-sociali del Sessantotto.

Tratto da LETTERATURA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEA di Domenico Valenza
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