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La vita di Elsa Morante

Elsa Morante nasce a Roma nel 1912. Nel 1937 conosce Alberto Moravia, che sposa nel 1941. Nello stesso anno esce la sua prima raccolta di racconti, Il gioco segreto, seguita a breve distanza dalla favola Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina (1942). Gli elementi fantastici e fiabeschi sono fondamentali nella sua prima produzione e resteranno in opere successive.

Nel 1943 inizia la composizione del suo primo romanzo, Menzogna e sortilegio, pubblicato da Einaudi nel 1948: i consensi sono notevoli, e arriva persino quello del critico marxista Lukàcs. Del 1957 è L'isola di Arturo; nel 1958 esce la raccolta di poesie Alibi.

In questi anni collabora con la Rai e compie viaggi all'estero, a volte con l'amico Pasolini. Nel 1962 si separa da Moravia: l'inquietudine personale si traduce in un'attenzione al destino dell'umanità, che è al centro di una conferenza, poi saggio, Pro o contro la bomba atomica (1965), e del libro di poesie Il mondo salvato dai ragazzini (1968). Frutto di questa fase è anche La storia (1974).

Negli anni successivi, si distacca dalla vita di relazione e soffre in solitudine per la decadenza del corpo: tenta il suicidio nel 1983 e resta chiusa in clinica sino alla morte, nel 1985. Tre anni prima esce Aracoeli; postumi usciranno alcuni scritti autobiografici (come il diario relativo al 1938). Nella sua opera saranno compresenti elementi otto e novecenteschi: dai moduli tradizionali (come il narratore onnisciente) alla tendenza all'eccesso, al magico, al surreale.

Tratto da LETTERATURA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEA di Domenico Valenza
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