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Introduzione dell'Assenza di Gozzano

 Introduzione dell'Assenza di Gozzano


Conosciamo tre stesure dell'Assenza di Gozzano: una trascrizione in bello autografa del luglio 1907; una prima redazione a stampa apparsa sul numero 45 della Riviera ligure, datata settembre 1910; una seconda redazione a stampa, accolta nei Colloqui del 1911 e che documenta la volontà definitiva dell'autore. Appare necessario, al fine di una comprensione genetica della lirica, tenere presenti il testo di partenza e quello intermedio, che chiameremo rispettivamente A e B. L'A e il B sono formati entrambi da nove quartine di novenari ma in B le prime tre strofe e la  sesta di A sono eliminate per venire rimpiazzate da quattro nuove strofe che si inseriscono tra la settima e l'ottava di A.  Rispetto a B, la redazione C presenta la soppressione di una delle quattro strofe – la sesta – che compensavano la caduta delle quattro di A, e perciò il testo fnale risulta di otto quartine di novenari contro le nove delle due redazioni precedenti.
Le varianti sono massime tra A e C, scarse tra B e C, anche se non per questo poco significative, soprattutto per certe riprese che C opera di particolari di A abbandonati in B. La prima cosa da segnalare nel processo da A a B e C è, ovviamente, l'intervento di ordine contenutistico, così vistoso da influire radicalmente sull'interpretazione complessiva del componimento, in quanto colpisce la figura e la qualità dell'assente.

Tratto da LETTERATURA MODERNA E CONTEMPORANEA di Gherardo Fabretti
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