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La nascita di una teoria Gender


L'interesse per il ruolo dei sessi ha cominciato a suscitare un interesse specifico a partire dall'inizio dell'Ottocento. Il sesso è diventato gradatamente un campo di indagine a sé, un discorso specializzato che ha trovato nella psicanalisi tra Otto e Novecento le sue formulazioni più sofisticate. Foucault diceva che non esisteva malattia fisica o nervosa che nell'Ottocento non venisse imputata ad una origine sessuale.
Sempre nell'Ottocento l'anatomia diventa il discrimine inappropriato per la definizione della sessualità di un individuo e Foucault cita il caso emblematico dell'ermafrodito Herculine Barbin.
I gender studies si pongono dunque la domanda: abbiamo davvero bisogno di un vero sesso? Cosa rende un uomo un uomo e una donna una donna? Nel 1890, spiega Arnold Davidson, il termine sexuality non indica più una condizione esclusivamente anatomica o fisica ma anche psichica e di gusto, di atteggiamenti e di impulsi.
Freud nei suoi Tre saggi sulla teoria della sessualità (1905) separa definitivamente istinto sessuale e oggetto del desiderio. Studio del sesso e studio della psiche si sono uniti, determinando la nascita della nozione di gender, che sancisce la differenza sessuale in termini sociali e culturali e
non anatomici.
Il libro di Robert J. Stoller Sex and Gender: On the development of Masculinity and Femininity, uscito nel 1968 è la ricerca più ambiziosa e influente degli ultimi cinquant'anni sulla differenza tra sesso e genere. Per Stoller gender indica quelle complesse zone del comportamento, del sentimento, del pensiero e della fantasia che sono collegate ai sessi eppure non hanno connotazioni principalmente biologiche. Fa anche una distinzione tra gender role e gender identity per indicare che comportamento sessuale (ruolo) e propensione sessuale (identità) non si corrispondono di necessità.
Il passo successivo lo compie Gayle Rubin che dice che ogni società ha un suo sistema sex/gender, un insieme di disposizioni per cui il grezzo materiale biologico del sesso e della procreazione umani è modellato dall'intervento umano e sociale e soddisfatto in maniera convenzionale per quanto bizzarre possano essere alcune di queste convenzioni. In ogni società il sesso è filtrato da codici culturalmente dominanti che regolano la condotta accettabile di uomini e donne, che in realtà sono più simili tra loro di qualsiasi altra cosa.

Tratto da LETTERATURE COMPARATE di Gherardo Fabretti
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