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Gadamer - Il gioco nella libertà del linguaggio


E’ il gioco che permette di gettare un ponte tra la forma di comunicazione non ancora semanticamente articolata e la comunicazione verbale. Secondo Gadamer il gioco è una sorta di dialogo prelinguistico. Quel che è prelinguistico è già sempre in cammino verso quel che è linguistico.

Negli esseri umani la libertà si manifesta nella confusione babelica delle lingue in cui le comunità linguistiche umane si sviluppano indipendentemente l’una dall’altra. Nessuna lingua è quel sistema di regole che ha in testa il maestro di scuola: ciascuna lingua è sempre in via di mutamento.

Tra i limiti del linguaggio Gadamer menziona infine il limite dell’ultralinguistico, del non detto e dell’indicibile. A questo scopo Gadamer prende le mosse dall’enunciato. Il limite dell’enunciato ha segnato il destino della nostra civiltà occidentale. Privilegiare questa forma del parlare, che rappresenta solo un aspetto all’interno della ricca varietà delle espressioni linguistiche, vuol dire privilegiare un’astrazione particolare, fondamentale nell’edificazione di sistemi dottrinali.

Quando si è invitati a comparire come testimoni davanti al tribunale, si dovrà produrre un enunciato. Questo sarà poi verbalizzato senza tener conto il contesto vivente del dialogo.

Tratto da LINGUAGGIO di Domenico Valenza
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