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L’offerta di moneta


L’offerta di moneta è determinata, non solo dalla politica della BC, ma anche dal comportamento degli individui che detengono moneta e da quello delle banche, presso cui la moneta viene depositata. Rammentiamo che l’offerta di moneta include sia le banconote nelle mani del pubblico sia i depositi bancari a vista.
Definiamo con M l’offerta di moneta, con C il circolante e con D i depositi a vista. Possiamo scrivere:
M  = C + D (offerta di moneta = circolante + depositi a vista)
Per capire l’offerta di moneta dobbiamo capire l’interazione tra circolante e depositi a vista,  e come la BC può influenzare queste due quantità.

Un sistema bancario con riserva del 100%
Immaginiamo un mondo in cui tutta la moneta assume la forma di circolante e la quantità di moneta è semplicemente la quantità di circolante detenuta dal pubblico: unico scopo della banca è offrire un luogo sicuro in cui tenere la moneta. I depositi che la banca riceve, e non utilizza, sono detti riserve. Poiché i depositi sono interamente detenuti a riserva questo sistema è detto sistema bancario con riserva del 100%.
Un euro depositato in banca riduce il circolante di un euro e aumenta i depositi a vista del medesimo ammontare; cosi facendo l’offert di moneta rimane invariata.
Se le banche trattengono a riserva il 100% dei depositi, il sistema bancario non influenza l’offerta di moneta.

Un sistema bancario con riserva frazionaria
Immaginiamo ora che la banca cominci ad utilizzare il denaro ricevuto in deposito per concedere prestiti. Per la banca il vantaggio è rappresentato dagli interessi che può richiedere sui prestiti concessi. I banchieri hanno dunque un incentivo a concedere prestiti. Se lo possono fare, ci troviamo in un sistema bancario con riserva frazionaria (le banche tengono a riserva solo una frazione di depositi).
In un sistema con riserva frazionaria, il sistema bancario crea moneta.
Sebbene questo processo di creazione di moneta possa continuare all’infinito non può creare una quantità infinita di moneta. Se definiamo “rr” il tasso di riserva, ogni euro di deposito genera (1/rr) euro di moneta.
Il processo di trasferimento di fondi tra risparmiatori e debitori è detto intermediazione finanziaria.
La creazione di moneta attraverso il sistema bancario aumenta la liquidità dell’economia, ma non la sua ricchezza.

Un modello dell’offerta di moneta
Esaminiamo in maggiore dettaglio cosa determina l’offerta di moneta. Presentiamo un modello dell’offerta di moneta in un sistema bancario con riserva frazionaria. Il modello ha tre variabili esogene:
la base monetaria, B è la quantità totale di denaro detenuta dal pubblico, composta dal circolante C e dalle riserve bancarie R ed è controllata direttamente dalla BC;
il tasso di riserva, rr, è la quota dei depositi bancari che le banche trattengono in forma di riserva, ed è dato dalla somma del tasso di riserva legale e dalle eventuali riserve discrezionali che le banche accantonano.
Il rapporto circolante – depositi, cr, è la quantità di circolante, C, che gli individui detengono in misura percentuale sul totale dei loro depositi a vista,D, riflettendo le preferenze degli individui sulla forma di moneta che desiderano detenere.
Il nostro modello dimostra che l’offerta di moneta dipende dalla base monetaria, dal tasso di riserva e dal rapporto circolante-depositi, permettendoci di esaminare come le strategie della BC e le scelte discrezionali delle banche influenzino le offerte di moneta.

Cominciamo dalla definizione dell’offerta di moneta e della base monetaria:
M = C + D (offerta di moneta = circolante + depositi a vista)
B  = C + R ( base monetaria   =  circolante + riserve bancarie)
Per risolvere rispetto all’offerta di moneta come funzione delle tre variabili esogene (B, rr, cr) dividiamo la prima equazione per la seconda e otteniamo:
M/B = (C+D)/(C+R)
Dividendo numeratore e denominatore del membro destro dell’espressione per D otteniamo:
M/B =  [(C/D)+1] / [(C/D)+(R/D)]
dove C/D è il rapporto circolante-depositi, cr, e R/D è il tasso di riserva, rr. Sostituendo e portando B a secondo membro otteniamo:
M = [(cr + 1) /( cr + rr )]B
Questa equazione mostra che l’offerta di moneta dipende dalle tre variabili esogene individuate. L’offerta di moneta è proporzionale alla base monetaria: il fattore di proporzionalità [(cr + 1) /( cr + rr )], viene abitualmente identificato dalla lettera m ed è chiamato moltiplicatore monetario. Possiamo quindi scrivere
M = mB ogni euro di base monetaria genera m euro di offerta di moneta.
Possiamo vedere come un cambiamento del valore di ciascuna delle tre variabili esogene influenza l’offerta di moneta:
L’offerta di moneta è proporzionale alla base monetaria, per cui un aumento di quest’ultima produrrà un aumento proporzionale dell’offerta di moneta;
Quanto minore è il tasso di riserva, tanto più le banche possono concedere prestiti e tanta più moneta crea il sistema bancari; una diminuzione del tasso di riserva aumenta il moltiplicatore monetario e l’offerta di moneta;
Quanto minore è il rapporto circolante-depositi, tanto minore è la quota di base monetaria che il pubblico detiene in forma liquida, tanta più base monetaria finisce depositata nel sistema bancario, tanta più moneta le banche possono creare. Una diminuzione del rapporto circolante-depositi aumenta il moltiplicatore monetario e l’offerta di moneta.

I tre strumenti di politica monetaria
Abbiamo utilizzato l’ipotesi che la BC controlli direttamente l’offerta di moneta. In realtà il controllo è indiretto, attraverso la variazione della base monetaria o del tasso di riserva, e viene praticato con tre strumenti di politica monetaria:
Le operazioni di mercato aperto: sono acquisti e vendite di titoli di stato effettuati sul mercato dalla BC. Quando la BC acquista titoli dal pubblico, la moneta che utilizza per pagarli aumenta la base monetaria e quindi l’offerta di moneta; quando li vende al pubblico il denaro che riceve viene sottratto alla base monetaria e quindi all’offerta di moneta.
Riserva obbligatoria: è il tasso di riserva che le banche sono obbligate a detenere a fronte dei depositi che ricevono. Un aumento della riserva obbligatoria riduce il moltiplicatore monetario e l’offerta di moneta.
Tasso di sconto: è il tasso di interesse che le banche devono corrispondere alla BC a fronte dei prestiti richiesti. Le banche richiedono tali prestiti nel momento in cui si trovano nella necessità di soddisfare gli obblighi di riserva. Una diminuzione del tasso di sconto fa aumentare la base monetaria e l’offerta di moneta.
La discrezionalità operativa delle banche può far variare l’offerta di moneta in modo del tutto imprevedibile per la BC: quanto maggiori sono le riserve discrezionali, tanto maggiore è il tasso di riserva, tanto minore è l’offerta di moneta.

Tratto da MACROECONOMIA di Alessia Chiovaro
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