Skip to content

Teoria dell’etichettamento


Secondo tale teoria, un comportamento deviante diventa tale quando gli altri lo stigmatizzano come tale. L’etichetta di deviante diventa lo status dominante, nel senso che fa passare in secondo piano tutti gli altri status posseduti dall’individuo. Le persone hanno un’immagine o un concetto di sé che deriva in parte dalle reazioni degli altri al loro comportamento. Se l’etichetta resta attaccata, e se tutti vedono una persona nei termini dell’etichetta, sarà facile che si sviluppi una profezia che si autoadempie, che la stessa persona si veda in questi termini e agisca di conseguenza. Una volta etichettati c’è una pressione sugli individui a seguire la strada intrapresa affinché l’etichetta resti attaccata. Coloro che sono etichettati come devianti possono poi cercare altri nella stessa situazione, che forniscono comprensione e sostegno, dato che condividono gli stessi problemi; si può sviluppare così una subcultura della devianza, all’interno di un gruppo in cui il modo di vivere in maniera deviante è l’aspetto principale.

Tratto da MANUALE DI SOCIOLOGIA di Alessia Chiovaro
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.