Tipi di prevenzione

La prevenzione primaria è diversa da quella secondaria nella quale interveniamo quando l'organismo è già venuto a contatto con l'agente patogeno ma ancora non ha manifestato i segni clinici di malattia; la prevenzione secondaria è quella che si identifica nella diagnosi precoce, come screening, nel momento in cui noi cerchiamo di capire se c'è la malattia anche quando la malattia non ha dato i suoi segni clinici, pensiamo solo allo screening della mammella, del colon e così via, quindi seppur non impedisce che l'agente patogeno venga a contatto con l'individuo è pur sempre una manovra preventiva utile in un momento in cui la malattia non ha dato segni.
A noi però interessa il livello terziario di prevenzione, quello in cui la malattia si è già verificata, ma dobbiamo intervenire attraverso la riabilitazione per cercare di far si che questa malattia, seppur verificata, non dia delle sequele o delle complicanze che possano dare problemi in futuro all'individuo; quindi si ha la prevenzione di tutte quelle conseguenze e di tutti quei danni che la malattia può creare.
Quindi la prevenzione indiretta o mediata è di tipo primario, perché cerca di agire prima che la massa patogena si sia verificata, si può rivolgere all'ambiente e quindi si chiama ecologica, quando noi miglioriamo tutte le condizioni dell'ambiente, controlliamo l'alimentazione, controlliamo le acque, i rifiuti, controlliamo l'igiene del lavoro, quindi quando noi cerchiamo di far si che l'agente patogeno non ci venga a contatto, un esempio è cercare di limitare l'uso di alcuni mezzi perché nelle grandi città il livello di contaminazione sta diventando alto, insomma si agisce prima che quell' agente dannoso colpisca l'individuo, un altro esempio è il casco, l'uso della cintura di sicurezza, che proteggono le parti vitali dell'organismo evitando il danno.