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Istituzione dei trattati CEE e CEEA e la nascita della SME


      Successivamente, a Venezia, furono progettati i trattati CEE e CEEA. Nel 1957 a Roma vennero firmati. Hanno durata illimitata.
Le istituzioni nate secondo i progetti dei due trattati sono:
- le due Commissioni (esecutivo)
- l'Assemblea parlamentare e la Corte di giustizia (le stesse già usate per la CECA)
- il Consiglio dei ministri  (decisionale)
- il Comitato economico e sociale CES (consultivo).
CEE e Euratom si attivarono nel 1958 con l'insediamento a Bruxelles delle due Commissioni e del Consiglio dei ministri.
      Nonostante i notevoli passi avanti, all'improvviso subentrò la crisi derivante dalla situazione politica francese e dal ritorno di De Gaulle, che trasformò la Francia in una Repubblica presidenziale e riprese l'idea del grandeur francese in politica estera. Egli non voleva integrazione e sovrannazionalità, ma una cooperazione politica di carattere intergovernativo. Si oppose per due volte all'ingresso dell'Inghilterra e con la politica della sedia vuota nel 1966 ottenne il compromesso di Lussemburgo che eliminava il ricorso al voto a maggioranza in favore di quello all'unanimità ai vertici. Fu tra l'altro De Gaulle a proporre l'istituzione del Consiglio Europeo, che divenne una consuetudine. Dopo il ritiro di De Gaulle, Pompidou cambiò atteggiamento portando all'ingresso nella comunità di Gran Bretagna, Danimarca e Irlanda nel 1972.
Nel frattempo, nel '65 fu firmato a Bruxelles il Trattato di fusione degli esecutivi, che univa i tre esecutivi e i due Consigli dei ministri. Questo fu integrato nel 1970 con la decisione di istituire risorse proprie della comunità. In seguito entrarono Grecia, Spagna e Portogallo. Nel 1978 fu creato il Sistema Economico e Monetario (SME) a Brema.

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