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La Carta Europea dei diritti fondamentali e il Trattato di Nizza

Il Consiglio Europeo di Biarritz nel 2000 ha approvato la Carta europea dei diritti fondamentali, promulgata poi al Consiglio Europeo di Nizza 2000 come solenne dichiarazione politica. Per la sua elaborazione era stata convocata una convenzione nel Consiglio Europeo di Colonia del 1999. La Carta consta di 54 articoli divisi in 7 capi: dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza, giustizia, disposizioni generali. » molto simile alla DIDU (Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo) ma è più stringente e vincolante. La Carta costituisce un embrione della costituzione europea, e per questo spesso PE e Commissione hanno richiesto che fosse integrata nei Trattati.
Trattato di Nizza approvato nel 2001:
- predispone le istituzioni dell'Unione all'allargamento: cambia il numero dei membri del Parlamento Europeo e le regole per il voto a maggioranza qualificata. Dal 2005 la Commissione sarà composta da un solo membro per stato. Quando l'UE avrà 18 stati membri tutte le riunioni del Consiglio Europeo si terranno a Bruxelles.
- delinea le cooperazioni rafforzate: minimo otto Stati; in coerenza con gli obiettivi UE e con le sue competenze - aperte a tutti. Vengono avviate solo quando il Consiglio dei Ministri decide che l'obiettivo non può essere realizzato in un periodo ragionevole da tutti (euro) gli Stati esclusi non devono ostacolare.
Visti i limiti del Trattato è stata convocata una Conferenza Intergovernativa per il 2004 per occuparsi del "dopo-Nizza". La ratifica è stata problematica perchè l'Irlanda e la Danimarca hanno indetto un referendum. Il Trattato è infine entrato in vigore nel febbraio 2003.

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