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Stress


Stress: è la risposta dell’organismo ad uno stimolo, detto “stressor”, che ne altera l’equilibrio omeostatico. Ha effetti a livello comportamentale e fisiologico, ed è mediata dall’attivazione emozionale causata dalla valutazione cognitiva del significato dello stimolo. Questa risposta è definita “aspecifica”, in quanto un’ampia gamma di stimoli può innescarla, e “personalizzata”, in quanto varia in base al significato che lo stimolo assume per l’individuo e alla sua reazione psicofisica.
Secondo la definizione di Pancheri, lo stress è una reazione fisiologica aspecifica che può avere un significato patogenetico quando è prodotta in modo eccessivo, prolungato o è ostacolata nel suo svolgimento.

Stressor: sono di due tipi:
- positivi, che danno tono e vitalità all’organismo;
- negativi, che sono nocivi per l’organismo.
La nocività di uno stimolo stressante non dipende solo dalla sua intensità e durata ma anche da fattori individuali come: la valutazione cognitiva, la personalità, la resistenza allo stress, le condizioni psicofisiche, il condizionamento ambientale e familiare, i meccanismi di coping.
Con “coping” si intende l’insieme dei pensieri e dei comportamenti messi in atto dal soggetto di fronte a eventi stressanti.

Sindrome generale di adattamento: secondo Seley si articola in 3 fasi:
  1. Fase di allarme: è quando l’organismo mobilita le sue difese, attivando l’asse ipotalamo-ipofisi-corticale del surrene e l’SNA simpatico. Si ha la produzione di diversi ormoni come: adrenalina, noradrenalina, cortisolo, GH, prolattina, acetilcolina e dopamina;
  2. Fase di resistenza: è quando l’organismo tenta di adattarsi alla nuova situazione, ma se lo stress persiste si arriva ad un incremento di cortisolo che per periodi prolungati causa immunosoppressione;
  3. Fase di esaurimento: si manifesta se lo stress continua o se è superiore alle capacità di adattamento dell’organismo. Possono poi manifestarsi modificazioni fisiologiche che sono fattori predisponenti per malattie psicofisiologiche.
Cortisolo: è il principale ormone dello stress, ha effetto euforizzante, antiinfiammatorio e immunosoppressivo. I livelli di cortisolo seguono un ritmo circadiano: sono più alti al mattino e più bassi alla sera. In particolare, stress, esercizio fisico, gravidanza, farmaci con estrogeni e alcol possono incrementare i livelli di cortisolo.

Stress e malattia: è stato dimostrato che lo stress è un fattore di rischio per la salute, in quanto può causare malattie cardiocircolatorie, alterazioni della normale attività immunitaria e sviluppo di Alzheimer. Infatti, lo stress comporta modificazioni al sistema endocrino, immunitario e nervoso, causando inoltre lo sviluppo di comportamenti nocivi alla salute. Le persone affette da stress infatti, hanno maggior probabilità di mettere in atto comportamenti rischiosi, per cercare di ridurre la minaccia percepita o di controllare le emozioni.

Questi comportamenti sono:
  • Crisi di pianto
  • Consumo di alcol, tabacco, tranquillanti, sonniferi
  • Diminuzione del sonno e dell’appetito
  • Diminuzione dell’efficienza lavorativa
  • Incidenti
Emozioni correlate allo stress:
  • Tristezza
  • Ansia
  • Apatia
  • Irritabilità
  • Preoccupazione
  • Diminuzione di autostima e autoefficacia
Sintomi psichici dello stress:
  • Difficoltà di concentrazione
  • Ruminazione di pensieri
  • Difficoltà nel prendere decisioni e dare giudizi
  • Incubi
Secondo lo psicologo Lazarus, le esperienze positive e le piccole gioie quotidiane sono in grado di ridurre gli effetti dello stress, così come i fastidi quotidiani sono in grado di aumentarli.

Tratto da PSICOBIOLOGIA di Giulia Bonaccorsi
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