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Influenza della marca nel campo della distribuzione


Le marche hanno influenzato profondamente tutte le forme distributive e trasformato il paesaggio urbano e suburbano.
Ad esempio se si entra in un supermercato tradizionale, si è colpiti dalla diversità dei prodotti, la qualità delle confezioni e delle presentazioni. Innovazione, diversità, sofisticazione sono le impressioni dominanti. Vi è proprio la presenza della competitività, ciascuna marca cerca di sorpassarsi e di differenziarsi dalle sue concorrenti.
La diversità scaturisce direttamente dalla presenza delle marche in questo settore e dalla dimensione concorrenziale che esse introducono. E' in questa diversità, in questa ricerca di qualità e di innovazione che il supermercato cerca di attrarre e mantenere una clientela.
Grazie alle marche, l'offerta nella grande distribuzione è in continua mutazione ed è il consumatore a condurre il gioco.
Per affrancarsi dalle grandi marche, i distributori sanno ormai che non hanno che due scelte: o sostituire ad esse delle private label, marche di proprietà, come Saint Micheal per Marks & Spencer o Emilio Tucci per corte Ingles, che subappaltano ad imprese industriali, oppure ricorrere alla propria insegna.
La grande distribuzione non può uscire dalla logica delle marche. Senza marche, i grandi distributori non potrebbero proporre un'offerta di prodotti diversificata, completa ed evolutiva.
La grande distribuzione ha anche modificato il paesaggio urbano. Oggi esiste un vero problema di "inquinamento" urbano alla periferia delle città o addirittura nelle campagne nel senso della proliferazione anarchica dei grandi magazzini a buon mercato e degli ipermercati, ma il fenomeno di valorizzazione attraverso le marche incide poco.
Eppure nei centri delle città, le grandi strade commerciali hanno visto arrivare numerose marche di moda e di lusso. Queste marche hanno progressivamente preso il posto di piccoli negozi senza marca, ma anche di banche che hanno diminuito la loro presenza e i loro sportelli del centro urbano. Il cliente ha perduto il fascino dei piccoli bistrò  ma ha guadagnato nella scelta di marche.
La concentrazione dei commerci e la loro qualità semplificano parecchio i suoi percorsi.
Questo fenomeno contribuisce anche al dinamismo del rinnovamento urbano.  
Prodotti BIANCHI/LIBERI--> senza marca ma competitivi
Nella GDO i prodotti senza marca prendono nome del distributore (Carrefour, Auchan)

Tratto da PROLOGO. LE MARCHE COME FATTORI DI PROGRESSO di Priscilla Cavalieri
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