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La marca e il comfort del consumatore


Il consumatore, negli ultimi tempi, è divenuto sempre più esigente, bisognoso ma soprattutto preparato (non più ingenuo). Tale fenomeno ha indotto le marche a spingersi sempre di più verso la frenesia dell’innovazione, mutando la qualità della produzione, a beneficio del consumatore.
L’avvento dell’industrializzazione e della concorrenza sostenuta dalle marche ha determinato un mutamento positivo nella nostra quotidianità anche se, tra i molti consumatori è diffusa la credenza comune che “…si viveva meglio prima..”Contrariamente a questa idea possiamo sostenere che l’innovazione e lo sviluppo commerciale hanno fatto evolvere in molti aspetti la nostra vita quotidiana in meglio ed inoltre hanno reso la qualità un fattore democratico.

Le marche rispondono sempre meglio alle aspettative e a i valori dei consumatori, permettendo di comunicarli agli altri e rispondendo all’attuale bisogno dell’uomo moderno sia di appartenere a tribù post moderne, sia di esprimere una propria individualità, condizionata dallo sguardo degli altri. La pluralità delle marche permette una grande libertà di scelta, assecondando il bisogno del consumatore di acquistare prodotti corrispondenti al suo carattere o al suo bisogno del momento, incoraggiando l’espressione delle individualità e la creatività di ciascuno (lifestyle brand). 
Sono quattro i comportamenti d’acquisto: 
Lifestyle brands
- Marca rifugio --> acquisto che non corrisponde a propri valori ma ci piacciono valori che rappresenta quel brand
- Espressione personale --> esprime a pieno i propri valori
- Colpo di fulmine --> acquisto avventato
- Acquisto combinatorio --> completa prodotto che già possediamo
L’aspetto esteriore “con marca” appare portatrice di informazioni sulle persone che sfoggiano le marche, facilitando i rapporti sociali in quanto appare più semplice, rispetto al passato, farsi un’idea della personalità della gente che si incontra. 

La ricerca di valore e differenziazione spinge le marche ad un ascolto maggiore nei confronti dei consumatori, limitando l’apertura ad un terreno etico finalizzato alla ricerca di nuovi legami di unione con la clientela. Alcune marche si fanno promotrici di cause sociali (Benetton, Estée Lauder). Pur rilevando i rischi di eccessi, si evidenziano i benefici. Facendosi carico delle preoccupazioni etiche dei consumatori, coinvolgendosi nella vita cittadina, le marche solidarizzano con la clientela in una causa comune, favorendoli in azioni positive, finalizzate al progresso sociale. Le marche accrescono così il comfort morale del consumatore.
Le marche, rivolte verso il consumatore, impegnate, creano e distribuiscono ricchezza, favoriscono l’innovazione, perfezionano i mercati, migliorano la qualità della vita impegnata per ogni progresso collettivo. Ma la buona gestione delle marche implica una responsabilità del consumatore nei confronti della marca.

Tratto da PROLOGO. LE MARCHE COME FATTORI DI PROGRESSO di Priscilla Cavalieri
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