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I fattori che rendono note le difese di gruppo


1. Le contraddizioni possibili: possono essere diverse.
La più evidente è quella tra comportamenti e contratto fondativo (il gruppo non sta facendo ciò per cui esiste);
la contraddizione tra contenuto verbale e comunicazione non verbale (es: tutti dicono di voler contribuire ma nessuno lo fa);
contraddizione tra comunicazioni espresse e tempi diversi (prima si dichiara una cosa e poi il suo opposto);
contraddizione tra comunicazioni di membri diversi (affermazioni opposte tra i membri riguardo la stessa cosa: una persona dice che si lavora bene, l’altra afferma il contrario)
contraddizione tra comunicazioni e test di realtà (si affermano cose che vengono poi smentite osservano la realtà dei fatti).
2. Le reticenze: Si hanno comportamenti repressi, silenzi diffusi, comunicazioni indirette: il gruppo non sta dicendo tutto quello che dovrebbe o vorrebbe.
3. Le evasioni: evadere insieme sembra essere l’unico elemento che tiene insieme il gruppo, perché in altri atteggiamenti  il gruppo si rifiuta di collaborare o sposta l’attenzione su altro.
4. Le omissioni: evidenziano il fatto che qualcuno non mette in campo delle affermazioni necessarie ed essenziali, o quando ci si “dimentica” degli incontri ecc..
5. I lapsus: errori vistosi di comunicazione o percezione.
La presenza di una difesa si può dunque ipotizzare quando si registra una forte incongruenza fra ciò che viene fatto o detto dai membri senza l’opposizione degli altri.

Tratto da PSICOLOGIA DI GRUPPO di Adriana Morganti
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