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La ricerca osservativa e la comunicazione educativa


La comunicazione di tipo educativo è per sua natura sempre consapevole e intenzionale e si esplica in una relazione che si specifica inevitabilmente come simmetrica (scambio tra colui che sa/ ha esperienza e colui che non sa/non ha esperienza). Questa relazione deve essere caratterizzata da consapevolezza dell’azione (non casualità) e condivisione delle mete. Importante utilizzare una vasta gamma di comportamenti comunicativi: la modulazione variata dei comportamenti riveste sostanziale importanza per l’educando come fattore di sostegno e potenziamento. La qualità del processo educativo è compromessa se l’operatore non è dotato di un’alta capacità diagnostica per cogliere i messaggi dell’allievo interpretandoli e valutandoli correttamente; è necessario però saper rendersi conto dei significati prodotti dalle proprie modalità espressive: la capacità di interpretare i comportamenti verbali e non dell’interlocutore è proporzionale alla capacità di ognuno di interpretare i propri.
Molti messaggi inducono a interpretazioni ambigue e distorte: spesso incomprensioni, difficoltà e insuccessi nei rapporti interpersonali nascono da errori espressivi e carenza interpretative. Perciò importanza degli studi osservativi che privilegiano il comportamento umano nel manifestarsi fattuale delle sue diverse componenti e nella relazione interpersonale.

Tratto da QUALITÀ DELLA FORMAZIONE E RICERCA PEDAGOGICA di Antonella Bastone
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