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Il dilemma del prigioniero

1. Dilemma del prigioniero: 2 prigionieri arrestati in contemporanea per un crimine compiuto assieme sono tenuti separati. A ciascuno dei 2 si promette uno sconto di pena se confesserà.
Ciascuno dei due, temendo che l’altro lo tradisca, sarà portato a confessare, incorrendo nell’esito subottimale, o Pareto non efficiente, DD (equilibrio di Nash). La soluzione Pareto efficiente sarebbe quella cooperativa, CC, ma essa può essere raggiunta solo se si mettono in atto processi di comunicazione tra i 2 giocatori di tipo esplicito o implicito.
Molte situazioni in politica internazionale presentano la forma del gioco del prigioniero → corsa agli armamenti, crisi internazionali = situazione in cui:
i policy-makers percepiscono che l’azione di un altro attore internazionale danneggia gli interessi nazionali
i policy-makers percepiscono che ogni loro azione, finalizzata a contenere suddetta minaccia, porterà ad una significativa probabilità di guerra
i policy-makers ritengono di disporre di un tempo limitato per reagire alla minaccia esterna.
ES: Alert crisis del 1973, durante la guerra dello Yom Kippur

Un altro esempio può essere il dilemma della sicurezza, nel quale 2 stati posson scegliere se riarmarsi (D, defezione) o non riarmarsi (C, cooperazione)  sono possibili 4 risultati:
DD = mutua defezione, riarmo di entrambi
CC = mutua cooperazione, status quo di entrambi
DC = free-riding
CD = l’altro fa free-riding
e l’ordine delle preferenze sarà:
DC > CC > DD > CD

Tratto da RELAZIONI INTERNAZIONALI di Elisa Bertacin
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