Skip to content

Accordo sindacale di Firenze: febbraio 1971


La riunione delle segreterie confederali a Firenze nel febbraio '71, rispose alla necessità di arginare i segnali antiunitari che cominciavano a manifestarsi. Furono definiti i tempi per la successiva riunione dei consigli generali cui avrebbero fatto seguito i congressi di scioglimento delle Confederazioni. L'annuncio di quanto deciso fu dato da Lama durante la nuova riunione di FIOM, FIM e UILM all'EUR in marzo che prefigurava l'avvio della tanto temuta "unità a pezzi".

Il passaggio fondamentale successivo fu la riunione ad Ostia delle segreterie confederali nel giugno '71, nella quale si affrontarono questioni nodali facendo emergere i cd "dispareri". Essi riguardavano: l'immissione dei contadini nel sindacato unitario (CISL a favore, CGIL contro); l'incompatibilità e l'autonomia (CISL e UIL per versione integrale, CGIL più cauta); collocazione internazionale della futura Confederazione (CISL e UIL per inquadratura nel CES – Confederazione dei Sindacati Europei, CGIL per restare fuori da ogni organizzazione internazionale).
In ottobre, i "dispareri" furono superati a Fregene dove fu varata una soluzione di compromesso sulla questione dei contadini e su quella dell'affiliazione internazionale, mentre sul nodo dell'autonomia la CGIL si dichiarò disposta ad accettare le richieste delle altre due confederazioni.

Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.