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La federazione CGIL, CISL e UIL


In questa situazione Lama lanciò il 31 maggio '73 in sede di direttivo della CGIL la proposta della creazione della Federazione fra le confederazioni: era una soluzione intermedia che evitava il completo fallimento. Seguirono discussioni e incontri che sfociarono nel patto federativo che determinò la nascita della Federazione CGIL CISL UIL il 24 luglio 1972. Venivano creati un consiglio direttivo formato da 90 membri, 30 per Confederazione, un segretariato paritetico di 15 composto da 5 membri per Confederazione e un esecutivo di 9, anch'esso paritetico. Le delibere richiedevano una maggioranza di 4/5 per essere efficaci. La gestione paritetica doveva essere riprodotta a tutti i livelli ad eccezione di quello aziendale dove i consigli dei delegati avrebbero rispettato la composizione espressa dalle maestranze.

Questa soluzione fu presentata come provvisoria e avrebbe dovuto garantire alle singole Confederazioni il tempo necessario per rimuovere gli ostacoli interni alla piena unità. In realtà questa alleanza restò tale e la sua sopravvivenza va legata all'interesse dei deboli (CISL e UIL) a stare con i forti (CGIL) per condizionarli e all'interesse dei forti a stare con i deboli per non correre il rischio dell'isolamento.
La Federazione sopravvisse fino al febbraio 1984 quando si verificò una spaccatura insanabile tra CISL e UIL da un lato e CGIL dall'altro sul decreto Craxi di raffreddamento della scala mobile.


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